LA CGIL CONTINUA AD ESPELLERE DELEGATI SCOMODI IN MARCEGAGLIA.
Oggi 23 giugno 2011 Osvaldo Celano, delegato della FIOM_CGIL e aderente al movimento degli Autoconvocati, ha ricevuto la comunicazione dal Comitato regionale di "Garanzia"(?) delle sua espulsione dalla CGIL.
In piena discussione sulla Piattaforma del Contratto integrativo è stato "denunciato" dagli altri 3 delegati Super filoaziendali sempre FIOM. (proprio come nel 2007 anno in cui fu espulso Massimiliano Murgo all'epoca sempre delegato FIOM in Marcegaglia).
La colpa di Osvaldo è quella di non aver accettato insieme ad altri 40 iscritti FIOM (su 70) la scelta antidemocratica della FIOM di non rinunciare alla quota del 1/3 alle elezioni RSU.
Lui scrisse una lettera all'organizzazione, in quanto decidemmo di non rinunciare a fare la nostra battaglia in FIOM, gli altri 40 diedero la disdetta per protestare contro le scelte della FIOM sia sulle regole, sia sulla candidatura di personaggi molto vicini all'azienda che addirittura si autodefiniscono razzisti e fascisti. (uno di questi è stato eletto proprio in quota 1/3. Poi dopo un episodio in cui tale delegato ha preso a calci un immigrato bengalese il funzionario si è limitato a chiedergli di dimettersi. Si è dimesso ma a quanto pare il principio dell'antirazzismo e dell'antifascismo in Cgil VALE MENO DI 15 EURO, quelli che mensilmente continua a versare l'ex delegato che nessuno a pensato di espellere).
L'altro peccato di Osvaldo è stato quello di non persuadere i lavoratori a non disdettare la tessera della FIOM e, addirittura, di aver dato a chi lo richiedeva il modulo per disdettare la delega.
Sottolineiamo che i tre delegati che hanno denunciato Osvaldo hanno appoggiato al congresso FIOM la Minoranza CGIL, e in Marcegaglia Milano hanno perso il congresso.
Questo per noi è l'ulteriore dimostrazione della deriva della CGIL a favore degli interessi confindustriali, e della debolezza della sinistra sindacale in FIOM.
Siamo stati informati della decisione del collegio giudicante qualche minuto fa a presto ci riuniremo per decidere che tipo di risposta dare a questo attacco contro l'autoconvocazione, e il tentativo di unità della base di classe in Marcegaglia.
Seguirà un comunicato più dettagliato
Milano 23 giugno 2011 - I lavoratori autoconvocati in Marcegaglia
Questa lettera che segue è stata diffusa dagli operai iscritti Fiom alla festa Fiom di Sesto S.Giovanni
Operai,
110 anni di storia della FIOM buttati al vento, la Cgil ha espulso dall’organizzazione un delegato operaio della Marcegaglia di Sesto S. Giovanni.
Noi lo conosciamo bene ed anche il gruppo dirigente della FIOM milanese lo conosce bene. Si tratta di Osvaldo. Non lo si può accusare di un comportamento indegno verso l’organizzazione, ne tanto meno di avere con le sue azioni recato un danno permanente e dimostrabile verso l’attività sindacale nella sua fabbrica. L’espulsione è come una condanna a morte e chi la decide dovrebbe pensarci e ripensarci decine di volte.
A meno che … Osvaldo sia un delegato scomodo, uno che raccoglie ed organizza il malcontento degli operai verso un sindacalismo subalterno ai padroni. Un delegato che bisogna mettere a tacere come tanti altri che nella crisi vogliono difendere gli interessi degli operai.
Ma se è così allora siamo noi che in nome di 110 anni di storia della FIOM chiediamo l’espulsione di tanti delegati di comodo, funzionari da scrivania, gente che lavora in combutta col padrone per far fuori ed impedire che si sviluppi in ogni fabbrica un nuovo sindacalismo operaio.
Chi tratta di questioni sindacali capisce al volo che queste misure disciplinari sono degli avvertimenti che qualcuno della Cgil vuol dare alla FIOM. Un invito a tenere a bada e castrare le spinte operaie che da Pomigliano a Mirafiori alla Fincantieri si sono manifestate alla grande.
Attorno alla espulsione di Osvaldo si gioca una partita fondamentale per tutti gli operai e per la FIOM, proprio a 110 anni dalla sua formazione, un forte sindacato indipendente degli operai o un sindacato subalterno agli industriali ed ai loro Partiti?
Noi difendiamo Osvaldo, chiediamo il ritiro immediato del provvedimento perché abbiamo già scelto. Un nuovo sindacalismo operaio è possibile, ora.
Vincenzo Acerenza delegato FIOM RSU INNSE Milano
Francesco Galloro delegato FIOM RSU JABIL (ex Siemens) Cassina de Pecchi (Mi)
Mustapha Aghrabi delegato FIOM RSU MARCEGAGLIA Lomagna (Lc)
Giuseppe Coletti delegato FIOM RSU FOMAS Osnago (Lc)
Sesto San Giovanni (Mi) 24 giugno 2011
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