venerdì 31 ottobre 2025

pc 31 ottobre - Israele rompe la tregua e ricomincia ad uccidere bambini

da  ORE 12 Controinformazione rossoperaia  del 30.10.25

“Assassini, assassini, giù le mani dai bambini!”, questo è stato un grido che ha caratterizzato le manifestazioni per la Palestina, un grido lanciato spesso da donne palestinesi. L'abbiamo visto direttamente in occasione della manifestazione di Roma di circa un milione di persone del 4 ottobre nel nostro spezzone caratterizzato dallo striscione “Con la resistenza palestinese guerra di popolo fino alla vittoria”, a cui si sono unite donne palestinesi, giovani e meno giovani. E una donna palestinese ha preso con impeto il megafono, caratterizzando un'ampia parte del corteo, in cui ha insistito: “assassini, assassini, giù le mani dai bambini” e lo ha fatto con voce forte, indignata e commossa; questo grido ha raccolto intorno al nostro spezzone molti giovani e tanti hanno fatto da ala a questo pezzo del corteo, richiamati da questo grido di denuncia, perché l'uccisione dei bambini è stata il punto di caduta più drammatico del piano genocida del regime di Netanyhau.

Ebbene nelle due giornate scorse proprio l'uccisione dei bambini è ripartita in maniera selvaggia e barbara con la rottura della tregua da parte dello Stato sionista di Israele.

L'ignobile e cinico uomo che risponde al nome di Trump, prima di salire sull'aereo ha detto che siccome

era stato ucciso un soldato israeliano, il governo e le forze armate israeliane hanno fatto bene a reagire. Ecco, un'azione della resistenza, peraltro tutta da verificare, è il pretesto per rompere la tregua, per ammazzare oltre 100 persone in un solo giorno, di cui una buona metà di questi sono bambini.

Questa aggressione sionista è davvero il paradigma del sistema imperialista mondiale, del grado in cui esso è arrivato, e ciò che avviene in Palestina rappresenta ciò che di peggio questo sistema è in grado di produrre: genocidi, massacri, di cui le vittime innocenti sono donne, bambini.

In nome della lotta alla resistenza, a tutte le resistenze, a tutti i ribelli, a tutte le opposizioni, il regime imperialista si arroga il diritto di ammazzare, di fare stragi senza precedenti. Ebbene questo vale molto di più di tutto il resto delle questioni di cui si discute in questo paese e nel mondo.

Noi dobbiamo mettere fine a questa società, alla società che produce questi mostri e periodicamente li riproduce.

Nella prima, nella seconda e nella prospettiva di una terza guerra mondiale ”a pezzi” che è già cominciata e per i popoli oppressi, per il popolo palestinese, per le masse degli adivasi e delle tribù indigene in India; una guerra contro il popolo, dalla Palestina all'India, una guerra contro il popolo che si traveste, come sta avvenendo con l’ignobile massacro nelle favelas dei poveri in Brasile attuato all'ombra di un governo che si dice dei poveri, dei lavoratori, ma questi governi convivono benissimo con i regimi reazionari anche quando si tingono di sinistra, di popolare, come nel caso del Brasile.

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