domenica 26 ottobre 2025

pc 26 ottobre - Legge di bilancio - Come mai come mai sempre in culo agli operai... Perchè ci sono due classi... E governo e parlamento sono il "comitato d'affari" della borghesia

La legge di bilancio presentata è pienamente addomesticata agli interessi del "ceto medio", e a dare ancora benefici economici ai padroni. 

Ma chiaramente non basta. Non basta ai padroni che, per bocca del presidente della Confindustria, chiedono molto di più; non basta agli stessi partiti di governo che ora si azzuffano come polli - Lega contro Forza Italia, entrambi contro FdI - perchè devono accontentare il loro elettorato. 

Si azzuffano per gli "affitti medio, vuole cancellare la prima casa dal calcolo dell'Isee.

La querelle sulla tassazione sui cosiddetti "extra profitti", è un imbriglio. In realtà si tratta di una leggera, ma molto ipotetica tassazione extra sui mega profitti fatti dalle banche; che comunque deve essere "volontaria"... Ma alle Banche. che in questi anni hanno fatto super profitti, non sta bene neanche questo mini prelievo. già in forse.brevi" sulle case di villeggiatura; ma sono uniti invece quando famiglie, bambini, pure in regola con gli affitti, vengono buttati fuori dalle loro case (perchè il proprietario deve trasformare le case in bed & breakfast, per farci molti più soldi), da squadre esagerate della polizia in tenuta antisommossa, con picconi per rompere i muri, e sempre più con stile blitz all'americana. 

Mentre la legge di bilancio, ad usum del ceto 

Ciò che unisce realmente è il fatto che non si sono "buttati" soldi per i lavoratori, per le masse popolari

più tartassate; a questi la manovra riserva qualche elemosina, ma giusto, in una logica tipicamente fascista, perchè stiano buoni e zitti.

Le elemosine che vengono messe per i proletari, i settori più impoveriti, sono oltre che una miseria, date a condizione e in modo discriminante, anche offensivo - pensiamo per esempio alle donne, per cui  gli incentivi all'assunzione sono condizionati dal numero di figli. Le aziende avranno un esonero contributivo del 100%, ma la lavoratrice deve avere almeno 3 figli a carico. Così il bonus mamme salirebbe solo di 20 euro, ma devi avere almeno 2 figli a carico.

Così sui salari. Si propagandano come "interventi molto attesi" una serie di agevolazioni fiscali ridicole e ininfluenti per recuperare la riduzione dei salari dovuta a mancati rinnovi contrattuali, aumento dell'inflazione, aumento della produttività, per cui i profitti sono aumentati e i salari sono diminuiti. Alcuni esempi: l'innalzamento della soglia esentasse dei buoni pasto che passa da 8 euro a 10 euro; tassazione agevolata che scende dal 5 al 1% sui premi di produttività; una aliquota agevolata del 5% sugli aumenti per i rinnovi contrattuali; tassazione agevolata del 15% su maggiorazioni per lavoro festivo, notturno, per lavoro in giorni di riposo settimanale, per indennità di turni, ecc. - una cosiddetta "agevolazione" che segue e sta a dimostrare in realtà l'aumento del lavoro, dello sfruttamento che è diventata la normalità nelle aziende, e che si vuole rendere sempre più costante in tutte le fabbriche e posti di lavoro, dove nello stesso tempo si tagliano posti di lavoro.

Ma qual è l’ammontare effettivo dei "benefici" annunciati? "A titolo di esempio, prendiamo uno stipendio netto di 1600 euro. Anche ipotizzando un repentino rinnovo contrattuale e applicando gli sgravi fiscali previsti, il vantaggio atteso si potrebbe aggirare intorno ai 15 euro al mese. Per l’esecutivo aiuterebbero a coprire l’aumento dei prezzi. Il guaio è che negli ultimi anni l’inflazione ha mangiato oltre 200 euro mensili di quello stesso stipendio. Le misure del governo, dunque, non arrivano a compensare nemmeno il 10 percento del crollo del potere d’acquisto". Da Il Manifesto.

La contropartita a questa elemosina è l’obbligo di restare al lavoro più a lungo: passo dopo passo si arriverà tra non molto tempo ad andare in pensione a 70 anni. 

Nello stesso tempo l’anno prossimo i padroni godranno di altri 4 miliardi di agevolazioni. 

Sul lavoro, mentre il Mimit/Urso le grandi vertenze sul tavolo, ex Ilva, Stellantis, di medie o grandi altre fabbriche metalmeccaniche, le sta gestendo a servizio degli interessi del capitale, con massicci esuberi, al massimo compensati temporaneamente da cassintegrazione di migliaia di lavoratori - che portano ad un pesante taglio salariale, sulle assunzioni nei settori pubblici siamo anche qui alle elemosine. Per la sanità, vengono stanziati 2,4 miliardi (l'impegno finanziario più basso a livello europeo), e la legge di bilancio prevede l'assunzione di circa 7 mila unità tra infermieri e medici, a fronte di una ipotesi di almeno 30 mila assunzioni - che sarebbero ancora poche. Solo in Campania, si dice, servirebbero 18 mila infermieri... 

Certo, questa manovra è ancora non definitiva, ma questo non deve essere fattore di illusione. La manovra finale sarà anche peggiore, per accontentare tutti: padroni, banche, ceto medio, mire elettorali dei partiti di maggioranza 

Unica cosa che non cambierà e che tiene uniti tutti sono i forti aumenti delle spese militari: "il governo conferma l’intenzione di chiedere 15 miliardi all’Ue per il riarmo. L’incremento di spesa militare sarà calcolato in deroga ai vincoli. Si tratta di prestiti, a tassi che si annunciano tutt’altro che risibili". 

Su che servirebbe fare, quale lotta da parte dei lavoratori e masse popolari, ne stiamo parlando ogni giorno e continueremo a farlo e dove siamo ad organizzarla. Ma sicuramente non sono le manifestazioni del sabato quelle che possono incidere. Ma sicuramente i proletari più avanzati devono comprendere che finchè ci sono due classi: borghesia e proletariato; governo e parlamento al servizio dei padroni, della borghesia, la lotta, per strappare risultati, deve far paura a lor signori. 

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