: NON ERA UN FILM ...
E' tutto vero quanto accaduto venerdì 8 dicembre alle ore 23.00 all'Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, dove è divampato un incendio che ha coinvolto il seminterrato dell'ospedale e altri piani causando la morte di 3 anziani e l'evacuazione di 192 persone di cui 174 pazienti e personale sanitario.
La storia si ripete …
L'impianto antincendio non era aggiornato dal 2016, dopo interventi che avevano riguardato 20 strutture ospedaliere del Lazio. I sindacati sostengono che non erano presenti nella struttura squadre di servizio di guardia antincendio e che in questi anni il personale aveva seguito corsi senza alcuna prova di evacuazione.
Non è chiaro se vi fosse il piano di evacuazione ...
A rischiare di essere messi sotto accusa sono i vertici dell'Asl responsabili di inadempienze sulla sicurezza. Quando ogni giorno si contano le morti di lavoratori e lavoratrici, quando si assiste a stragi dove perdono la vita cittadini o, come in questo caso, utenti/pazienti, è chiaro che non si tratta di casualità. Il caso vuole che l'Ospedale fosse una tra le peggiori strutture, nella lista nera e senza fondi.
Un ospedale obsoleto e in abbandono anche se i progetti di ristrutturazione erano aperti da
12 anni (!), mai avviati causa le vicissitudini delle varie ditte.La MEMORIA ci riporta a un'altra tragedia avvenuta anni fa nella fabbrica dismessa della Thyssen Krupp, dove morirono 7 operai ustionati per mancanza dei dispositivi antincendio. Non può esserci alcuna scusante su quanto accaduto in Ospedale: la tragicità è oltremisura e quando si violano norme sulla sicurezza si opera con scienza e coscienza, cioè consapevoli delle conseguenze.
Inoltre, si apprende che in Regione è in discussione un progetto per la costruzione di un nuovo ospedale nel territorio di Tivoli a 6 km da quello esistente, per un finanziamento di 200 milioni di €. Le strutture vecchie si lasciano morire per investire le risorse nel mattone come avviene, ovunque, con i soldi del PNRR.
(la stessa vicenda del ‘Monoblocco’ di Carrara è istruttiva …).
L’incendio di Tivoli, così drammatico, è stato trattato sottotono e minimizzato per l’anzianità delle persone decedute. A causare i decessi sarebbe stata l'interruzione delle macchine salvavita per il blackout elettrico e secondo i familiari pare siano state fatte scelte di “priorità” sui pazienti da salvare. La malasanità non ha confini ...
Questa situazione ha messo in luce un altro grave problema, taciuto volutamente, quello di disastro ambientale. Quanto bruciato: dalla plastica ai rifiuti ospedalieri, altamente tossici e pericolosi (chemioterapici e altro), ha originato una fonte di inquinamento pericolosa per la salute. Deve, dovrebbe, essere monitorata da organi competenti con la sorveglianza sanitaria.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai familiari delle vittime e ai cittadini di Tivoli, ad oggi, privati dell'ospedale con pesanti ricadute sulla salute, ancor più compromessa da un evento che presenterà il conto in termini di tumori e altre malattie.
- Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara
contatti: comitatosanitapubbli@virgilio.it
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