I nazisti e sionisti israeliani hanno trasformato in un vero e proprio “gioco al massacro” genocida gli attacchi senza fine al popolo palestinesi che viene bombardato in ogni angolo della Palestina. Non si sono fermati affatto al nord, che poi ha significato metà della striscia di Gaza, ma continuano fino al sud, perfino al confine con l’Egitto, al valico di Rafah!
E le modalità somigliano come due gocce d’acqua a quelle dell’integralismo
islamico dell’Isis! Basta vedere la foto con i finti militanti di Hamas dato in
pasto alla stampa per aumentare il livello di propaganda a favore della “guerra”.
Oramai è diventato difficile pure scrivere sul genocidio in corso, con migliaia di morti e feriti e bambini orfani a centinaia… queste alcune descrizioni tratte dal Manifesto di oggi: “A Gaza non si muore solo per i bombardamenti e per le cannonate. I civili muoiono anche per mancanza di assistenza e per la gravità di ferite che non possono essere curate negli ospedali ancora operativi ma poco attrezzati. Tra i più penalizzati ci sono gli ammalati di cancro. Ieri su X il capo dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato che un paziente è morto in ambulanza mentre veniva trasferito a un altro
ospedale a causa di lunghi controlli israeliani. L’Oms, ha scritto Ghebreyesus, «è profondamente preoccupata per i controlli prolungati e la detenzione degli operatori sanitari che mettono a rischio la vita di pazienti già fragili. A causa del ritardo un paziente è morto durante il viaggio».Le armi usate dai nazisti israeliani sono quelle dell’imperialismo
americano con alla testa Biden che, nonostante le chiacchiere sulle leggi
internazionali e il “pericolo dell’isolamento internazionale” di Israele,
continua a fornire armi. E la stessa cosa stanno facendo gli altri paesi
imperialisti, tra cui Germania Italia e Francia che davanti al genocidio hanno avuto
pure il cinismo di decidere le sanzioni per Hamas!
Ma a fare affari con Israele usando parole diverse dai fatti
c’è anche la Turchia del fascista Erdogan: “Secondo dati resi pubblici
dall’Assemblea degli esportatori di Turchia, a novembre, nonostante i
bombardamenti a Gaza, Ankara è rimasta il principale fornitore mondiale
d’acciaio di Israele, per un valore di 43,9 milioni di dollari. Materiale
bellico incluso. Anche in ottobre, a guerra in corso, la Turchia ha venduto a
Tel Aviv pistole, armi varie e numerosi pezzi di ricambio”.
Nonostante l’inferno in terra, come lo chiamano alcuni, la
resistenza in qualche modo ancora si oppone e infligge perdite ai sionisti: “Nel
sud di Gaza prosegue la offensiva israeliana nella città di Khan Yunis dove i
combattenti di Hamas si oppongono con ogni arma disponibile all’avanzata dei
mezzi corazzati causando perdite all’avversario. Sono 104 i soldati morti in
combattimento, una ventina dei quali in questi ultimi giorni.”
Ma per il popolo palestinese c’è ancora più bisogno di tutto
il sostegno dei popoli del mondo… una solidarietà concreta che combatta innanzi
tutto contro i propri governi guerrafondai e sostenitori del nazisionismo.
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