domenica 10 dicembre 2023

pc 10 dicembre - Il Ministro Valditara fa partire la riforma della scuola superiore… al completo servizio dei padroni!


No alla scuola dei padroni
… si cantava nei cortei e nelle manifestazioni negli anni della contestazione e bisogna tornare a cantarla forte vista l’accelerazione che il ministro Valditara ha dato alla riforma delle scuole superiori mettendosi, come la sua capa, la fascista Meloni, al più completo servizio dei padroni pubblicando ieri un decreto e un Avviso.

E ha così tanta premura Valditara di rispondere alle richieste dei padroni che non ha tenuto affatto conto del parere contrario, nato all’interno stesso del Ministero e cioè del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.

La “riforma” (Disegno di legge in attesa del via libera del Parlamento) è “sperimentale” e dovrebbe partire già a settembre per le studentesse e gli studenti delle classi prime delle scuole superiori, perché ci vuole un “potenziamento delle esperienze on the job (alternanza scuola-lavoro e apprendistato formativo) già a partire da 15 anni” (Il Sole 24 Ore di oggi).

Riassumiamo brevemente in cosa consiste questo “nuovo modello” che «Istituisce la filiera tecnologico-professionale consentendo un accesso preferenziale di studenti nei percorsi Its Academy al fine di accelerare l’ingresso nel mondo del lavoro. E poi re-introduce una cabina di regia, sotto forma di direzione generale, per l’istruzione tecnica e il rapporto scuola-impresa presso il ministero dell’Istruzione e del merito». Insomma, “apre in modo esplicito al ruolo educativo delle aziende

·        Modello 4+2: gli anni di corso scendono da 5 a 4 e se ne aggiungo 2 da fare negli Istituti Tecnici

Superiori (Its Academy);

·        l’introduzione di docenti esterni provenienti da lavoro e professioni attraverso contratti di prestazione d’opera;

·        potenziamento discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica);

·        spinta più decisa al processo di internazionalizzazione e alla didattica laboratoriale;

 Naturalmente c’è il “Disco verde delle imprese” perché come ha “sottolineato Confindustria [insieme a Confcommercio e Confartigianato, ndr] in un documento di approfondimento inviato in commissione Cultura del Senato, dove è all’esame il Ddl Valditara (A.S. 924).” le aziende «sono chiamate ad essere presenti nei percorsi formativi attraverso azioni di collaborazione in aula e nei laboratori, di co-progettazione delle esperienze “on the job” e apprendistato»… con l’obiettivo di “aggredire un mismatch che, per queste competenze, tocca punte del 60% producendo un grave danno alla competitività delle aziende, a cominciare dalle Pmi.”

“Si tratta di percorsi che formano la maggior parte delle figure richieste dalle piccole e medie imprese, collegate alle filiere produttive della manifattura e del Made in Italy, e il cui obiettivo deve essere quello di consentire ai giovani di acquisire competenze maggiormente spendibili nel mercato del lavoro».

Guarda di chi è la colpa se le “imprese” dei padroni “non trovano” lavoratori! E qui Confindustria, Confcommercio e Confartigianato si ricordano bene (!) della disoccupazione giovanile: “Neet, 1,7 milioni di giovani tra i 15 e 29 anni, e con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 25%, tra i peggiori a livello internazionale.”

 Insomma manodopera bella e pronta per la quale i padroni non vogliono nemmeno spendere un soldo, come oramai fanno da decenni! Infatti visto che per i docenti esterni provenienti da lavoro e professioni ci vogliono contratti di prestazione d’opera, ma si tratta di “un rapporto oneroso”, costa! Allora si dà un altro “suggerimento” al governo. “In altri paesi dove ciò già accade da tempo, vale a dire Germania, Austria, Paesi Bassi e Francia, gli oneri finanziari per la contrattualizzazione di prestazioni didattiche da parte di lavoratori delle imprese sono a carico pubblico. Ad essi, chiosano le imprese, «possono affiancarsi agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni), oltre a decontribuzioni per l’assunzione degli apprendisti provenienti dalla filiera. Sono strumenti strategici soprattutto per coinvolgere le Pmi».

La scuola dei padroni, appunto! Questo governo sta attaccando ogni aspetto della vita delle masse e su ogni aspetto bisogna scatenare la lotta!  

Nessun commento:

Posta un commento