Non passa giorno, e non passa occasione, che la fascista Meloni
non ricordi ai padroni di essere al loro completo servizio così come non passa
giorno che Bonomi, rappresentante dei padroni riuniti in Confindustria, non
ricordi al governo, anche attraverso i suoi mass media come il Sole 24 Ore, quello
che deve fare. In queste settimane oltre ad essersi lamentato perché secondo
lui nella legge di bilancio non c’erano abbastanza soldi per le imprese (solo l’8
per cento su 24 miliardi! come se dare soldi ai ricchi padroni fosse la cosa
più normale! mentre non sarebbe normale dare soldi ai poveri, ai quali invece si
tolgono), ha insistito perché dal governo venissero stanziati altri aiuti, soldi
per quello che chiamano piano Industria 5.0, e questo nonostante l’orgia di
profitti.
Ma per la Meloni è più che normale trasferire soldi pubblici
per arricchire i padroni e questa volta la Meloni coglie l’occasione della cerimonia
di sottoscrizione dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e
la Regione Lombardia a Fiera Milano Rho; a metà discorso si rivolge ammiccando proprio
a Bonomi dicendo che non era vero che si erano dimenticati delle imprese: “Qualcuno
giustamente diceva che nella manovra c'era attenzione a redditi e salari [cosa assolutamente
non vera!, ndr] e non alle imprese - ha proseguito poi, rivolgendosi al
presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, seduto in platea -. Ma non c'era
questa necessaria attenzione perché stavamo facendo un'azione parallela sul
Pnrr". (Italpress)
Insomma, tra terza e quarta rata, con la revisione del Pnrr,
“abbiamo così liberato 21 miliardi di euro che abbiamo deciso di
concentrare su alcune grandi priorità. La prima di queste priorità, penso
che a una regione come la Lombardia faccia piacere, sono le imprese di
questa nazione, 12 miliardi dei fondi che noi abbiamo liberati vanno
a sostenere il sistema produttivo, ci sono per esempio 6,3 miliardi di euro
su transizione 5.0”. Ma la Meloni dice anche che ai 12 miliardi se ne
aggiungono almeno altri 5 per le infrastrutture, cioè ancora appalti e soldi
per i padroni!
A questo serviva anche il Pnrr, a trasferire soldi pubblici ai padroni privati, a risanare i loro capitali e le loro aziende, che è una pratica “normale” del capitalismo imperialismo e ce lo ricorda Marx a proposito delle “crisi” e del perenne aiuto chiesto dai padroni: “In altre parole, il patrimonio dell’intera società, che il governo rappresenta, dovrebbe ripianare le perdite subite dai capitalisti privati. Questo genere di comunismo, in cui la reciprocità è assolutamente unilaterale, esercita una certa attrattiva sui capitalisti europei”
Le lavoratrici e i lavoratori, le masse popolari e le avanguardie di lotta hanno un'altra priorità, quello di lavorare per rovesciare questo governo infarcito di fascisti al servizio dei padroni.
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