Dopo la Serbia l’Algeria. Altro che produzione in Italia. Stellantis
continua a delocalizzare, con l’aiuto dello Stato che accompagna gli Agnelli in
giro per il mondo a consolidare ed allargare gli affari.
Secondo l’Ansa di ieri, 11 dicembre, “Il Viceministro delle Imprese e
del Made in Italy, Valentino Valentini ha inaugurato lo stabilimento Fiat
ad Orano insieme al Ministro dell'industria algerina, Ali Auon e
l'Amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. Era presente anche
l'ambasciatore d'Italia ad Algeri, Giuseppe Pugliese.
“Nel corso del suo intervento, il viceministro Valentini si
è detto orgoglioso di sostenere questa iniziativa che rappresenta un esempio
concreto del partenariato bilaterale fra Italia e Algeria, basato su un
modello egualitario e di parità e non di sfruttamento".
"Questa impostazione è alla base del ‘Piano Mattei’ che caratterizza le relazioni fra l'Italia e il
continente africano", ha detto ancora Valentini. Il viceministro ha poi definito l'Algeria "un ponte per l'Africa", affermando che "il rafforzamento degli scambi economici porterà a vantaggi non solo economici ma anche sociali per i due Paesi e per i due continenti". L'impianto del gruppo Stellantis produrrà 30.000 automobili Fiat all'anno.”E il Sole 24 Ore di oggi: “Stellantis inaugura fabbrica in
Algeria
“Stellantis inaugura in Algeria il primo stabilimento Fiat
che ha l’obiettivo di fungere da ‘base per una vera e propria industria
automobilistica locale’. Lo annuncia il ministro dell’industria algerino, Ali
Aoun. ‘Data la reputazione di Fiat, è stato scelto questo marchio per essere il
primo ad essere prodotto localmente’”.
30.000 auto all’anno ma non si dice che tipo di auto! Ed è
invece chiaro che dire che i rapporti non saranno basati sullo sfruttamento è
una pura menzogna, sia perché lo sfruttamento è la base del sistema di
produzione capitalista/imperialista, sia perché i padroni godono del “vantaggio
competitivo” determinato dal più basso “costo del lavoro” e cioè dal salario
degli operai e più profitti per la Stellantis che si aggiungeranno a quelli enormi
dichiarati in questi anni.
“Stellantis
si avvia a chiudere il 2023 con quotazioni da record in borsa, più 50% da
inizio dell'anno, per una capitalizzazione che supera i 60 miliardi di
euro e con utili in forte aumento che permetteranno di remunerare gli
azionisti, oltre che con un rialzo dei dividendi, anche con un buy back da un
da un miliardo e mezzo”,
abbiamo scritto in altri articoli, dove abbiamo messo in evidenza la necessità
della lotta contro i padroni e la possibilità di vincere in questa lotta
prendendo ad esempio la battaglia degli operai proprio del settore automobilistico
degli Stati Uniti
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/12/pc-5-dicembre-dalle-grandi-fabbriche.html
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/12/pc-3-dicembre-la-situazione-oggettiva-e.html
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/11/pc-2-novembre-la-condizione-operaia-e.html
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