Nell’accordo
si stabiliva la possibilità di rimanere in Hotel o in un appartamento
per gli operai di Melfi in trasferta a Pomigliano, oppure
l’utilizzazione di una ‘navetta’ per spostarsi giornalmente fino a
Pomigliano, la navetta dei ‘deportati’, come l’hanno subito chiamata gli
operai.
Tutte le presunte garanzie per gli operai che avevano
difficoltà a spostarsi si sono dimostrate vuote parole come era
prevedibile.
Sul giornale Basilicata24.it, si sono da allora
moltiplicate le denunce da parte operaia sulle
Da Melfi arrivano ormai decine di testimonianze su quello che succede, ma manca una risposta collettiva da parte degli operai. Certo il fatto di avere la gran parte del sindacato che dovrebbe rappresentarli, schierato con l’azienda, e la FIOM incapace di mettere in campo azioni incisive per organizzare gli operai, sicuramente incidono parecchio. Ma il motivo fondamentale di questo immobilismo, insieme ad una esortazione a reagire, ci viene dall’operaio intervistato: “sappiamo pure che il mondo operaio ha paura di trovarsi senza lavoro, che c’è un continuo e persistente ricatto, ma a tutto c’è un limite”.
Il peso del ricatto della mancanza di lavoro si fa sentire. A Melfi i posti a rischio sono migliaia, e fuori ci sono altre migliaia di disoccupati che premono, spinti dal bisogno, per lavorare a qualsiasi condizione.
“Ma a tutto c’è un limite”. E’ una situazione che non può tenere e tutti gli strumenti “istituzionali”, “democratici”, dimostrano, di fronte ad un padrone determinato a spremere sempre di più i suoi schiavi per realizzare il massimo profitto, tutta la loro inconsistenza.
Che fine ha fatto la denuncia della FIOM di giugno all’Ispettorato del lavoro per denunciare “le modalità con cui vengono effettuale le richieste di trasferte, indirizzate senza considerazione alcuna dell’impatto che potrebbero avere sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori, in particolar modo per chi ha serie difficoltà familiari certificate, per chi ha problemi di salute e per chi è possessore dei requisiti della legge 104”
estratti da operaicontro
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