“Chi tocca uno tocca tutti. Via via caporali!” Le frasi urlate ieri mattina, con accento straniero, dalle voci degli uomini raccolti in presidio davanti alla Prefettura di Prato. Sono i lavoratori della Acca S.r.l di Seano, ditta di trasporti del Pronto Moda.
La notte prima, un loro delegato è stato aspettato sotto casa da due persone col volto coperto da caschi integrali, sprangato senza pietà e salvato solo dall’intervento di alcuni residenti.
Due mesi fa l’azienda è stata al centro di una dura vertenza sindacale: lavoro nero, turni da 12-13 ore, contratti part-time che ne prevedono due o tre, nessun diritto a malattia e ferie, nessuna sicurezza.
I delegati si sono esposti per ottenere contratti regolari, rispetto del Contratto collettivo nazionale, osservanza delle leggi. Ne è scaturito un accordo che ha restituito diritti ai lavoratori, ma che la ditta non è disposta ad accettare.
Per primo è stato aggredito Khalil: anche lui atteso sotto casa, picchiato e mandato all’ospedale. L’altra notte è toccato a Ljaz dei SI Cobas. Nei due mesi fra le aggressioni, tantissime le minacce ai dipendenti da parte dei caporali.
Nell’intero distretto è in corso un’escalation di violenza sui lavoratori. Rappresaglie che servono a far tornare tutto come prima: al nero, alle 12 ore al giorno, al lavoro da malati, agli infortuni non denunciati.
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