L’edizione telematica di lunedì diciassette luglio di quella latrina la cui ragione sociale è Libero riporta una inutilente lunghissima intervista che Domenico Luca Marco Minniti, ex Ministro degli Affari Interni in quota Partito Democratico, ha concesso al sedicente giornalista Francesco Specchia.
L’attuale presidente di di Med-Or, fondazione dell’azienda Leonardo – azienda tristemente famosa come tra le maggiori produttrici di armamenti a livello mondiale – per promuovere le relazioni tra Mediterraneo e Oriente, ribadisce quelli che da sempre sono i concetti che guidano la sua azione.
In particolare, sostiene la necessità dell’egemonia europea riguardo agli aiuti all’Africa in tema di emigrazione, ed il ruolo centrale che deve avere il governo italiano pro tempore, guidato da quella Giorgia Meloni che viene da costui assurdamente omaggiata come la possibile futura Ursula von der Leyen.
Il contenuto della chiacchierata si potrebbe condensare in poche parole: “oh, quanto è buono e bello il tallone di ferro della Nato, oh che meraviglia quel Giappone che ne è partner insostituibile, oh quanto sono brutti e cattivi la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese”.
Se, giustamente, si definisce Valdimir Vladimirovic Putin come un autocrate, occorre avere davvero del coraggio per non assimilare a costui personaggi quali Kaïs Saïed – uomo forte della Tunisia – o Recep Tayyip Erdoğan, che governa la Turchia con metodi che di democratico hanno davvero ben poco.
Bosio (Al), 20 luglio 2023
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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