Un articolo redazionale di mercoledì ventiquattro maggio del quotidiano l’Opinione delle Libertà, vicino alla Destra Liberale Italiana, rivela quali sono state le nomine proposte dall’amministratore delegato, Roberto Sergio, al consiglio di amministrazione della Rai per il rimpasto voluto dal Presidente del Consiglio dei Ministri che pretende di occupare tutta l’informazione radiotelevisva pubblica.
Si tratta di nomi che fanno venire la pelle d’oca, e che dovrebbero essere respinti al mittente per evitare che si possa finire in breve tempo a praticare il passo del simpatico animaletto da cortile: d’altronde, è evidente che la marcia verso il moderno fascismo sta accelerando, ed il capo del Governo ha fretta di creare una situazione dove il pensiero critico è, nei fatti, completamente messo all’angolo.
Cominciamo da Gian Marco Chiocci, attuale direttore dell’agenzia di stampa AdnKronos, indicato come nuovo responsabile del telegiornale dell’ammiraglia del servizio pubblico: costui è stato direttore del quotidiano romano – notoriamente di area fascista – “Il Tempo”, ma soprattutto si è trovato indagato, per il reato di favoreggiamento, nell’inchiesta Mafia Capitale.
Si prosegue con Antonio Ciro Patrizio Preziosi, già direttore di Rai Parlamento dal 2018 che passa al vertice del TG2, il quale – scrive Wikipedia sulla sua pagina personale – «è consultore del Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali dal 29 dicembre 2011, nominato da Papa Benedetto XVI. Dal 2012 è consigliere d’amministrazione del Centro Televisivo Vaticano». Insomma, un adepto della parte più oscurantista della chiesa cristiana cattolica apostolica romana, come dimostra il fatto di essere stato nominato nella posizione sopra segnalata dal “signor” Jozeph Ratzinger, degno continuatore dell’opera di regressione culturale intrapresa dalle gerarchie ecclesiastiche con la nomina al soglio pontificio di Karol Wojtila, in arte Giovanni Paolo II.Della stessa area politica del personaggio appena analizzato è l’ex senatore – nominato nelle file dell’Unone di Centro – Francesco Pionati che, indicato dalla Lega per Salvini Premier, va al Giornale Radio: anch’egli un papista del peggior stampo, con l’aggravante di essere stato vice direttore del TG1, quindi pagato con i soldi di tutti gli italiani per spacciare le sue immonde idee, fino a quando fu eletto alla carica pubblica.
Infine – detto che al TG3 viene confermato l’ex direttore generale dell’emittente televisiva pubblica, Mario Orfeo – tocca parlare di Giuseppe Carboni, già direttore del TG1 dal 2018 al 2021, indicato alla poltrona di responsabile di Rai Parlamento: per sapere chi sia costui, invitiamo a leggere il pezzo di presentazione apparso sul sito della “AdnKronos” il 31 ottobre 2012. Ci domandiamo il motivo della scelta di un personaggio del genere, e ci rispondiamo che si tratta di un grillino di destra, come dimostra la sua precedente nomina sopra menzionata; va ricordato, infatti, che all’epoca il Governo era formato dal Movimeto 5 Stelle e dalla Lega per Salvini Premier: quindi le nomine dell’esecutivo dovevano essere approvate anche da Capitan Mojito.
Per concludere, la nuova direttrice dell’offerta informativa è Monica Maggioni di cui non deve ingannare la, vera o presunta, appartenenza al Partito Democratico: che tipo sia è ben descritto da un articolo, firmato da tale Tommaso Croco, presente sull’edizione del 09 dicembre 2021 del giornale – di proprietà del Movimento s.r.l. il cui padrone è Gianluca Luciano, esponente di Italexit – Il Paragone.
Bosio (Al), 27 maggio 2023
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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