martedì 23 maggio 2023

pc 23 maggio - ORE 12 - Comunicato del Mfpr: sostegno alla contestazione contro la Roccella - Da Controinformazione rossoperaia n. 7

Sabato scorso un gruppo di compagne, di donne, che fanno riferimento in particolare al modo di NUDM di Torino, con attiviste e attivisti di realtà che lottano contro la devastazione ambientale hanno più che giustamente, più che legittimamente contestato al Salone del Libro di Torino la presenza della Ministra Roccella, ministra della famiglia, della natalità e delle pari opportunità del governo Meloni. 

Una contestazione necessaria che come compagne del Movimento femminista proprietario rivoluzionario sosteniamo pienamente. In primis perché questa Ministra non era presente al Salone del Libro solo in qualità di una qualsiasi scrittrice che debba presentare un libro, ma era lì a rappresentare un governo ben preciso di cui fa parte, il governo Meloni, il governo della destra più reazionaria della borghesia dominante, un governo che non perde tempo e ambito per portare avanti, propagandare, sponsorizzare sempre più chiaramente e apertamente quella che è la sua essenza, la sua natura innanzitutto ideologica. fascista, sessista e razzista che poi inevitabilmente si traduce in politiche e pratiche che sono sempre più reazionarie, antiproletarie, antipopolari e sempre più chiaramente contro la maggioranza delle donne in questo paese. 

Quindi una contestazione giusta e necessaria che ha subito scatenato già dalla sera stessa e anche

l'indomani tutta la canea, la condanna, gli strilli sui giornali, e in particolare su quelli apertamente più a destra, più asserviti, su cui diversi rappresentanti del governo, diversi ministri, la stessa Meloni hanno preso posizione, condannando la protesta della donne, compagne e dicendone di tutti i colori: 

da’ “atto antidemocratico e illiberale di un gruppo di violenti del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a “sciacalli antidemocratici e conigli del dialogo” del Sottosegretario alla giustizia Delmastro, al Ministro Urso che ha parlato di cattivi maestri, al Lollobrigida che ha parlato di “impedimento di presentazione di un libro che è come averlo bruciato riportando alla mente che ho già gli episodi della storia dell'umanità”, fino alla Meloni stessa, che ha denunciato la protesta come un “atto antidemocratico, e poi dicono di noi che siamo antidemocratici”, così la Roccella che ha poi dichiarato che si è trattato di un “atto fascista da parte di antifascisti”, per non parlare del capogruppo di Fratelli d'Italia Foti che ha detto “sono i soliti radical chic con l'arroganza violenta dei bolscevichi della rivoluzione di ottobre”. 

Ecco, noi diciamo chiaramente a questo governo che dinnanzi agli attacchi che si vogliono mettere in campo ogni giorno e dinnanzi ad un governo che vuole fare avanzare sempre più rapidamente la marcia verso il moderno fascismo aperto e che in essa vuole utilizzare sempre più rapidamente e apertamente il moderno medioevo contro la maggioranza delle donne, a cui imporre come una normalità, gli ultimi Stati generali sulla natalità sono stati in questo senso una kermesse nera dei rappresentanti del governo, ecco dinnanzi a tutto questo noi diciamo: sì! noi siamo oggi le bolsceviche appunto della Rivoluzione d’ottobre, sì! siamo noi eredi di quella grandiosa lotta che tante donne, tante compagne fecero come parte determinate della rivoluzione di ottobre che oggi noi rivendichiamo apertamente.


Ma noi siamo anche quelle del 26 novembre a Roma quando nella grande manifestazione contro la violenza sulle donne abbiamo portato uno striscione in cui abbiamo detto apertamente, fascista Meloni noi donne ti faremo la guerra e parafrasando anche il titolo di un film recente abbiamo detto Meloni ti mangiamo il cuore. Perché questo governo che come una nera piovra vuole mettere sempre più rapidamente i suoi tentacoli su ogni cosa, in ogni ambito. e in particolare vuole attaccare le donne, in primis ideologicamente, nella loro vita e in particolare in ciò che rappresenta il cuore della vita delle donne, della loro autodeterminazione, della libertà di scelta, il diritto d'aborto, è un governo che si deve appunto combattere a 360 gradi… 

Oggi la Meloni usa anche parole come “democrazia”, ma come i fascisti, e lo si vede anche dalle dichiarazioni che hanno fatto sui giornali, pratica il metodo di utilizzare parole anche più democratiche strumentalmente proprio per portare avanti i contenuti/azioni fascisti, sessisti e razzisti secondo quella che è la loro natura ideologico-politica. 

Quindi noi diciamo oggi che dobbiamo lottare a 360 gradi contro questo governo e come donne dobbiamo essere in prima linea in questa lotta che deve appunto toccare tutti gli ambiti, economico, lavorativo, culturale, ideologico, politico perché è necessario, e la contestazione di sabato alla Roccella rientra anche in questo percorso. Che ce ne siano 10, 100, 1000 contestazioni contro questi neri ministri come la Roccella che si permette perfino di dire al Salone del Libro alle compagne e alle donne che stavano protestando più che giustamente “invece di protestare dialoghiamo, lottiamo insieme contro la questione dell'utero in affitto”, strumentalizzando questioni come la maternità surrogata, l’utero in affitto non per difendere i diritti delle donne ma invece per attaccarli sempre di più. 

E in questo senso è appunto notizia di oggi sui giornali borghesi che la Meloni con tutto il suo governo si sta preparando ad un altra battaglia volta a far sancire un reato universale la questione della maternità surrogata, per cui chi ha un figlio regolarmente riconosciuto all'estero potrebbe essere arrestato. 

Ecco qual è l'azione reale che fa questo governo, per portare avanti rapidamente gli attacchi. Dagli ‘Stati generali sulla natalità’ alla questione del ‘Salone del libro’, ad oggi, con questo nuovo passo questo governo vuole avanzare rapido verso il moderno medioevo delle donne. E noi non possiamo assolutamente permetterlo! 

Dobbiamo essere in prima fila come donne in questa lotta a tutto campo portando avanti un lavoro politico, organizzativo, di controinformazione in particolare verso la maggioranza delle donne proletarie che sicuramente sono e saranno le più colpite da tutta l’azione nera di questo govern

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