Salone del Libro, ancora polemiche. Lagioia:
In riferimento alla deputata Augusta Montaruli. Ma il Salone fa quadrato: «Chi attacca il direttore attacca l'istituzione». E Cirio: «Devono parlare tutti»
Nell'ultimo giorno di Salone non si placano le polemiche politiche, anzi rischiano di aumentare. «Non è un bell'esempio per i giovani che sul palco con la ministra ci sia una pregiudicata – ha detto il direttore della manifestazione, Nicola Lagioia, intervenuto ad Agorà Rai 3 –. Augusta Montaruli che dice "con tutti i soldi che prendi" (rivolta a lui dopo la contestazione alla Ministra Roccella, ndr) è stata condannata in via definitiva per peculato». Il direttore ha poi commentato le accuse ricevute di «fascismo degli antifascisti». «Non tirerei in ballo il fascismo – ha detto sempre ad Agorà – con tutta questa facilità, è più grave che lo dica un ministro e non che lo dicano i ragazzi. Il fascismo è un'altra cosa, c'è quando il potere interviene in maniera violenta. Questo governo può avere una virata autoritaria, che non vuol dire fascismo ma un'altra cosa: restrizione della libertà, restrizione dei diritti, nel momento in cui c'è una ministra che è antiabortista io capisco che le donne si sentano minacciate».
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