Noi pensiamo che tutti sapevano a Picenza e a livello nazionale - vertici dell'Arma ecc. e o coprivano o avevano paura
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Nuova udienza per il caso Levante, oggi lunedì 29 marzo, a
Piacenza Expo dove è stata allestita un’aula di tribunale per garantire
il rispetto delle normative anti Covid. Nel
luglio scorso la caserma di via Caccialupo a Piacenza, era stata
sequestrata, primo caso in Italia e sei militari erano stati arrestati.
Tra le accuse contestate spaccio di droga, torture e falsi arresti.
Questa mattina erano previste dichiarazioni spontanee del principale
imputato, l’appuntato Giuseppe Montella, considerato il
leader dei carabinieri infedeli. Montella in carcere a Verbania, era
collegato in videoconferenza ma il suo avvocato difensore Giuseppe Dametti
ha sollevato un’eccezione preliminare per richiedere la presenza in
aula del suo assistito. I giudici hanno respinto l’eccezione, pertanto
Montella ha rilasciato le sue dichiarazioni in videoconferenza.
L’appuntato ha parlato di “responsabilità condivise con gli altri
colleghi” e ha respinto le accuse di tortura. Ha ammesso episodi di
spaccio, ma solo per ripagare informatori: Ha aggiunto che l’incremento
di arresti tra il 2016 e il 2019 sarebbe stato fatto su indicazioni del
maggiore Stefano Bezzeccheri.
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