martedì 30 marzo 2021

pc 30 marzo - Piacenza crocevia della lotta operaia... ma anche città della caserma delle torture, della corruzione poliziesca, legata al narcotraffico

Noi pensiamo che tutti sapevano a Picenza e a livello nazionale - vertici dell'Arma ecc. e o coprivano o avevano paura

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Nuova udienza per il caso Levante, oggi lunedì 29 marzo, a Piacenza Expo dove è stata allestita un’aula di tribunale per garantire il rispetto delle normative anti Covid. Nel luglio scorso la caserma di via Caccialupo a Piacenza, era stata sequestrata, primo caso in Italia e sei militari erano stati arrestati. Tra le accuse contestate spaccio di droga, torture e falsi arresti. Questa mattina erano previste dichiarazioni spontanee del principale imputato, l’appuntato Giuseppe Montella, considerato il leader dei carabinieri infedeli. Montella in carcere a Verbania, era collegato in videoconferenza ma il suo avvocato difensore Giuseppe Dametti ha sollevato un’eccezione preliminare per richiedere la presenza in aula del suo assistito. I giudici hanno respinto l’eccezione, pertanto Montella ha rilasciato le sue dichiarazioni in videoconferenza. L’appuntato ha parlato di “responsabilità condivise con gli altri colleghi” e ha respinto le accuse di tortura. Ha ammesso episodi di spaccio, ma solo per ripagare informatori: Ha aggiunto che l’incremento di arresti tra il 2016 e il 2019 sarebbe stato fatto su indicazioni del maggiore Stefano Bezzeccheri.

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