lunedì 30 novembre 2020

pc 30 novembre - I PADRONI USANO ANCHE LA PANDEMIA PER AVERE MASSIMA FLESSIBILITA'

Dal Sole 24 ore: "...uno dei maggiori problemi nella gestione efficiente del personale: si tratta della tendenza al "mansionismo",cioè all'estremizzazione di una interpretazione dell'esigibilità della prestazione lavorativa esclusivamente definita dalla storia professionale personale di ciascun dipendente, che poco si concilia con la flessibilità nell'utilizzo delle risorse umane. Se questa tendenza risultava problematica in condizioni normali oggi, a causa della situazione dovuta all'emergenza epidemiologica, essa può determinare esiti paradossali... 
(l'interpretazione per cui) "...le mansioni possono essere considerate equivalenti... da parte della contrattazione collettiva, indipendentemente dalla professionalità acquisita... rappresenta proprio nell'attuale emergenza, una notevole opportunità per rispondere alle accresciute esigenze di flessibilità gestionale...".

Non è un attacco nuovo alla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici, ma ora i padroni, come dei vampiri, usano la pandemia - le malattie, le morti - per imporre dappertutto la massima flessibilità per aumentare lo sfruttamento e salvaguardare i loro profitti (ricordano quegli imprenditori che durante il terremoto de L'Aquila ridevano e si "stropicciavano le mani soddisfatti", pensando ai nuovi profitti che grazie a quei disastri e morti avrebbero fatto). 
La flessibilità delle mansioni permette ai padroni di elevare la produttività degli operai senza elevare il salario, come di pretendere lo svolgimento di mansioni superiori (oltre quelle inferiori) senza che questo comporti aumenti salariali o passaggi di livello; quindi è un attacco al salario anche per questa via, nel momento in cui il salario viene impoverito, tagliato dai periodi di cassintegrazione. 
Nello stesso tempo, sul fronte appunto della "emergenza epidemiologica", questa flessibilità con un utilizzo più intenso del lavoro, più carichi di lavoro, se è pretesa dalle aziende per salvaguardare la loro salute economica, per i lavoratori, le lavoratrici potrà comportare un maggior rischio di contagio. 
Anche questa volta le aziende avranno la piena collaborazione dei sindacati confederali. E non c'è dubbio che questa "flessibilità delle mansioni" entrerà ufficialmente negli accordi in corso sul rinnovo dei CCNL.
 

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