I padroni, nonostante la crisi, anzi in questa occasione si può dire anche grazie alla crisi, si stanno fregando le mani sui miliardi che gli stanno piovendo addosso dal governo e che per loro si aggirano intorno a 300 miliardi, come dice apertamente e senza alcun imbarazzo, anzi con quale enfasi, questo articolo del sole 24 ore di ieri, 2 dicembre, del quale riportiamo una parte.
“Un’iniezione di liquidità senza precedenti. Ai 209 miliardi del Recovery Fund [e questo ci dice dove andranno già dove andranno a finire questi soldi che il governo dovrà “gestire”, ndr] ancora in fase di gestazione a Bruxelles si aggiungeranno i fondi della programmazione Ue 2021-2027 e altri incentivi statali e regionali per l’innovazione 4,0, l’acquisto di macchinari, la liquidità e il risotto
delle perdite. Un mix di incentivi, che porta il tesoretto a disposizione per l’Italia nei prossimi due-tre anni a circa 250-300 miliardi di euro. E un’occasione ghiotta per le imprese, colpite duramente dalla pandemia. Ora più che mai, grazie agli strumenti della finanza agevolata, potranno ricevere una boccata di ossigeno [di 300 miliardi!!! ndr] non solo per superare le difficoltà ma per tornare sul sentiero della crescita.E l’articolo continua: “La
finanza agevolata [cioè i regali a piene mani dello Stato ai capitalisti, ndr]
– sottolinea Piergiorgio Zuffi, direttore commerciale di Innova Finance,
società di consulenza bolognese – è diventata sempre di più un asset
strategico delle imprese e parte della loro programmazione per innescare un
circolo virtuoso. Ma anche nella crisi globale non è una riserva di caccia
aperta a tutti: mediamente viene finanziario il 20% delle domande. [Ma… vediamo
chi li riceve realmente, ndr] Al di là delle dimensioni aziendali,
quelle che hanno più chance di ottenere i finanziamenti sono imprese propense a
investire con piena consapevolezza del valore della proprietà intellettuale e l’innovazione
di processo e di prodotto nel loro Dna. Hanno inoltre saputo diversificare i
mercati e internazionalizzare. Per loro la finanza agevolata porta un ulteriore
upgrade.” E cioè le grandi e parte delle medie, quelle che possono influire,
per la loro “importanza strategica” sulle decisioni del governo!
Tra gli “esempi virtuosi”, in un
riquadro, vengono citate le richieste alla Simest (di fatto lo Stato che “sostiene
la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della
loro attività”): “13mila… domande ricevute per il fondo Simest destinato a
finanziamenti a tasso agevolato per l’internazionalizzazione. Un vero e proprio
record di richieste per un valore di oltre 4 miliardi, il 1.014% in più
rispetto al 2019. Un risultato frutto anche del potenziamento dei finanziamenti
e delle semplificazioni introdotte a partire dal decreto Rilancio”.
Il primo riquadro dello "scenario" che riportiamo ci dice che è lo Stato nei fatti a finanziare la ristrutturazione aziendale con l'acquisto di macchinari e impianti, ma ai padroni non dispiace nemmeno farsi dare i soldi per l'emergenza covid!
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