sabato 18 luglio 2020

pc 18 luglio - Capitalisti e mafia prosperano anche nel coronavirus

Mentre il ministro degli interni Lamorgese (che nel frattempo, come il suo nero predecessore Minniti, va in Libia a fare il ministro degli esteri!!! a confermare le politiche guerrafondaie del governo) e il capo della polizia Gabrielli mettono in allarme l’opinione pubblica sul possibile “autunno caldo” a causa della grande povertà e disoccupazione che dilagherà soprattutto alla ripresa delle attività dopo l’estate, la Dia fa sapere, con un suo rapporto pubblicato dai quotidiani, che le mafie si arricchiscono ancora di più anche con l’emergenza covid.
Qualche quotidiano, scrivendo di mafia, all’inizio della pandemia, aveva pensato che anche per la mafia ci potessero essere problemi soprattutto, per la raccolta del pizzo visto che era difficile uscire di casa e soprattutto i negozi, i locali e altre attività economiche erano chiusi, ma  dopo qualche mese la verità viene a galla: l’emergenza, dice il rapporto, ''può aprire alle mafie prospettive di espansione e arricchimento paragonabili ai ritmi di crescita che può offrire solo un contesto post-bellico''.
Addirittura, come il dopoguerra! E il quadro che dipingono è abbastanza chiaro in tutti gli aspetti: “Si profila così un 'doppio scenario'. – riporta l’Adnkronos – ‘Un primo di breve periodo, in cui le organizzazioni mafiose tenderanno a consolidare sul territorio, specie nelle aree del Sud, il proprio consenso sociale, attraverso forme di
assistenzialismo da capitalizzare nelle future competizioni elettorali’. E ‘un secondo scenario, questa volta di medio-lungo periodo, in cui le mafie – specie la ‘ndrangheta – vorranno ancor più stressare il loro ruolo di player, affidabili ed efficaci anche su scala globale. L’economia internazionale avrà bisogno di liquidità ed in questo le cosche andranno a confrontarsi con i mercati, bisognosi di consistenti iniezioni finanziarie”.
Utilizzando quindi tutti i meccanismi del sistema capitalistico, la mafia investe e investirà in Borsa, compra e comprerà società, presterà soldi, ecc…; e quale tra i settori sono più interessanti per la mafia? “E' la sanità il settore più appetibile e a maggior rischio di infiltrazione mafiosa in seguito all'emergenza Covid. E' quanto si legge nella relazione semestrale della Dia inviata al Parlamento.” Che si occupa anche di altre questioni, come la scarcerazione anticipata dei boss mafiosi che riprendono il loro posto di comando sul territorio!
Dunque proprio come i maggiori capitalisti che hanno fatto profitti inverosimili in questo periodo, anche la mafia fa la propria parte, “ripulendosi” così tanto che è difficile distinguere dove finisce il Capitale e dove inizia la Mafia e viceversa. A fronte di tutto questo l’ipocrisia e la falsità di tutti quelli che parlano di mafia come “antistato” è colossale!
E viste le dimensioni del fenomeno addirittura spiattellato dai rapporti dei loro stessi organi di controllo e repressione, il governo, invece di occuparsi soprattutto di questo aspetto, concentra la sua attenzione sulle masse di lavoratrici e lavoratori, sulle masse popolari, che scenderanno in piazza a protestare! E che si dovranno attrezzare e rispondere colpo su colpo se vorranno far valere le proprie ragioni sul campo!

di seguito il link dell'articolo pubblicato dall'Adnkronos

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