mercoledì 15 luglio 2020

pc 15 luglio - USA: dentro il movimento di rivolta nasce una nuova organizzazione di lotta

United Neighborhood Defence Movement (UNDM)!
UNDM (Movimento Unitario di Difesa dei Quartieri) esiste per difendere gli alloggi e quartieri della classe operaia. Ci impegniamo a lottare per gli interessi della classe operaia in tutte le manifestazioni della lotta per la casa. Ci organizzeremo per migliorare le nostre condizioni di vita e difenderci dagli sgomberi, le deportazioni di massa sotto forma di sfratti e il processo di gentrificazione.
Abbiamo formato organismi a Los Angeles, Austin, Pittsburgh, Charlotte e San Marcos, con l’intenzione di espanderci in altre città e invitare unirsi a noi altri che cercano di difendere i loro quartieri dalle condizioni di degrado, gli sfollamenti e la gentrificazione. Se sei dove non siamo presenti, contattaci per saperne di più su come organizzarti.
La lotta per l'edilizia abitativa non si può limitare a un quartiere, a una città o anche a uno stato: deve essere unita e generale per misurarci con le forze che giocano con le nostre case, le nostre comunità e le nostre vite!

La nostra organizzazione è guidata dal fatto che la radice dei problemi abitativi che affliggono la classe operaia è il sistema capitalista. Il capitalismo non fornirà mai ciò di cui la classe operaia ha bisogno, perché dipende dallo sfruttamento della classe operaia, dallo sconvolgimento delle nostre vite anche attraverso condizioni abitative scadenti e precarie.

Formeremo e prepareremo le comunità a fare affidamento su se stesse e lotteremo per soddisfarne i bisogni, invece che fidarci del sistema stesso, che non ci lascia nulla.
Siamo contro la conciliazione e la collaborazione con la classe dominante, siamo contro tutto ciò che porta a capitolare di fronte ai loro interessi contro i nostri. Non può esserci pace tra le classi, questo principio è la base della nostra linea.
È la classe che fa funzionare il mondo, ma non decide come gestirlo, perché non possediamo fabbriche, banche, sistemi di trasporto, terre, ecc ... Ciò che chiamano "proprietà", per la classe operaia è una mera illusione, non solo perché nella nostra società la maggior parte di noi affitta il luogo in cui viviamo, ma anche perché quel poco di "proprietà" cui abbiamo accesso, come una casa, è comunque soggetta all’arbitrio del capitale e ci può essere strappata in qualsiasi momento, come ha dimostrato la recessione del 2008.
Il nostro obiettivo non è la proprietà della casa per tutti, ma il potere della classe operaia di decidere come vivere e dove vivere, collettivamente, come classe e come società. Gli alloggi devono essere proprietà collettiva, gestiti e costruiti per il massimo beneficio per coloro che vi vivono. Gli alloggi sono un diritto del popolo e non devono essere fonte di profitti privati.
Se il popolo di una comunità vuole rimanere, lotteremo il più duramente e strenuamente possibile per sostenere questa rivendicazione e non accetteremo autoproclamati mediatori, servi della classe dominante paracadutati per reprimere la nostra ribellione. È con dure lotte che le nostre comunità possono difendersi e continuare ad esistere, senza lotte la gentrificazione avanzerà rapidamente e le comunità che conosciamo e amiamo saranno disperse.
I sistemi storici basati sulle idee razziste applicate dai capitalisti hanno avuto un enorme impatto sulle comunità di neri, Chicanos e operai immigrati, rendendoli i più colpiti da edilizia di bassa qualità, ghettizzazione e gentrificazione in tutte le principali città degli Stati Uniti. Il razzismo continuo, sotto forma di brutalità poliziesca, viene utilizzato per mantenere i più sfruttati tra tutti i lavoratori controllati e obbedienti. Serve inoltre a dividere la classe e mettere lavoratore contro lavoratore per divisioni di razza, distogliendo il popolo dalla realtà di chi trae veramente profitto della nostra miseria.
L'attuale crisi del capitalismo richiede più unità e preparazione. Con livelli di disoccupazione mai visti dai tempi della Grande Depressione, in particolare per neri, Chicanos e immigrati, i lavoratori dovranno presto affrontare massicce ondate di sfratti. Ci organizzeremo e combatteremo il più duramente possibile per rimanere nelle nostre case.
Quest'anno avremo una conferenza nazionale, per una maggiore unità nazionale e di lotta sulla nostra linea politica e struttura organizzata. Se la tua organizzazione vuole partecipare o essere coinvolta, scrivici a undm@protonmail.com.
Insieme, una classe lavoratrice unita può essere una forza che resiste al controllo del capitalismo sulle nostre comunità!

Combattiamo i padroni, il degrado, gli affaristi, la gentrificazione e la deportazione, per ottenere qualcosa che possiamo difendere nel tempo!


Lo United Neighborhood Defense Movement (UNDM) è un'organizzazione nazionale che lotta a fianco degli inquilini della classe operaia in diverse lotte per la casa con sezioni in tutto il paese. ci Ci siamo formati nel 2020, da più organizzazioni impegnate nella lotta per l'edilizia abitativa e unite su una linea comune: il capitalismo è la radice della crisi abitativa e bisogna resistere per riuscire a opporsi al degrado delle condizioni abitative e agli sgomberi.
Di seguito indichiamo alcune idee che guidano il nostro lavoro. L’elenco non è completo, ma è una visione generale di quello che orienta la strategia e la tattica che adottiamo nella lotta per difendere i quartieri e le case dei proletari, per lottare per condizioni migliori e contro la nostra deportazione. Se sei d'accordo con queste idee, ti invitiamo a prendere in considerazione l'idea di unirti al nostro lavoro, a sostenerci o anche a fondare una sezione nella tua città.
Il UNDM (United Neighborhood Defence Movement) esiste per difendere le case e quartieri della classe operaia. L'UNDM si impegna a lottare per gli interessi della classe operaia in tutte le manifestazioni della lotta abitativa.
Dobbiamo organizzare la lotta per difendere i nostri quartieri, per migliori condizioni di vita e contro la nostra deportazione. Le comunità in grado di difendersi sono più pronte a iniziare la lotta per la trasformazione complessiva della società in una che società al servizio del popolo, non di parassiti e ricchi.
Il primo passo per combattere le terribili condizioni abitative e la deportazione della classe operaia è resistere al sistema di profitto e alle abitazioni privatizzate dal capitalismo
La radice dei problemi abitativi che affliggono la classe operaia è il sistema capitalista, nella sua forma decadente e in decomposizione. La proprietà privata e il capitale finanziario sono alla base di questo sistema e i problemi non possono essere risolti senza l'abolizione della proprietà privata, una proprietà che esiste per trarre profitti dal lavoro altrui. 
Il capitalismo non darà mai ciò di cui la classe operaia ha bisogno, perché dipende dallo sfruttamento della classe operaia e dallo sconvolgimento delle nostre vite anche attraverso condizioni abitative degradate e precarie. Il capitalismo limita la classe lavoratrice alle aree richieste dalla sua produzione arretrata, creando quartieri colpiti dalla povertà, dalla criminalità e dalla mancanza di infrastrutture.
Siamo contro le tre C: Conciliazione, collaborazione e capitolazione
Siamo contro la conciliazione e a collaborazione con la classe dominante, siamo contro a tutto ciò che porta a capitolare di fronte ai loro interessi contro i nostri. Non può esserci pace tra le classi, questo principio è la base della nostra linea. 
Sotto il dominio dei capitalisti, in nome di un falso "dialogo" o della pace, ci invitano ad accettare qualsiasi briciola ci venga offerta, e non a lottare duramente per ciò che sappiamo di meritare. 
La classe dominante cerca sempre di ripulire la sua immagine, per apparire come potere benevolo, che ha a cuore l'interesse pubblico, dobbiamo organizzare la nostra lotta per aiutare tutti a vederla quale è, smascherandone instancabilmente la caccia del profitto. Sappiamo che la lotta è anche per impedire alla classe dominante di strumentalizzare le nostre lotte per migliorare la propria immagine, perciò consideriamo tutte le concessioni da questa prospettiva, pur sapendo che ogni lotta è un processo di avanzate e ritirate. Le concessioni sono parte delle avanzate e ritirate e devono essere valutate per come preservano la forza del popolo e indeboliscono quella del nemico. 
Le nostre campagne sono decise in base a obiettivi concreti, come la lotta per migliorare le condizioni abitative costringendo i proprietari alla manutenzione, prendere la situazione nelle nostre mani, ignorando i proprietari e provvedendo direttamente, opporsi agli sfratti e agli sgomberi, e al gentrificazione dei quartieri operai. Non vogliamo trattative senza principi con proprietari, politici o imprenditori- siamo noi che decidiamo quando si conclude una lotta, non loro. Inoltre, anche quando e se negozieremo con i rappresentanti della classe dominante, non collaboreremo con loro né li considereremo amici solo perché si conclude una lotta. Collaborazione significa aiutare la classe dominante ad apparire nostra amica. Ci atteniamo al principio fondamentale che non possiamo negoziare ciò che non è stato confermato nella lotta.
Lo facciamo promuovendo e garantendo che il popolo si organizzi nella lotta per la giustizia in modo da potersi gestire sempre più da sé. Ciò significa formare e preparare la comunità a contare su se stessa e sulla lotta per la soddisfazione dei propri bisogni, restringendo la fiducia dallo stesso sistema che la nega. Il popolo non deve accettare di farsi comprare, contro i propri interessi a lungo termine. Dobbiamo denunciare il ruolo delle organizzazioni che sostengono e riabilitano l'immagine dello Stato e non dimenticarlo mai in nome di conquiste a breve termine. Ciò significa denunciare in tutte le nostre lotte il ruolo svolto dalla "filantropia" e dalla "carità". Siamo contro l'idea conservatrice "smettiamo di combatterci, parliamone", insistiamo sul principio che i negoziati si vincono solo con la pressione e la resistenza. Sappiamo che ogni conquista che facciamo può essere cancellata quando si ferma la lotta.
Siamo contro le campagne elettorali
il sostegno a candidati
la fiducia nelle loro vuote promesse
UNDM non farà campagna nè appoggerà mai un candidato, a nessun livello. I politici, sia quelli in carica che i candidato in corsa, sono apertamente alleati della classe dominanti. Anche quelli con una qualche simpatie per il popolo competono per ottenere una carica nello stato capitalista, e non possiamo permettere che la nostra organizzazione sia di aiuto per la loro elezione, che non è altro che una carriera individuale al servizio della classe dominante. Non ci aspettiamo cambiamenti sostenendo quelli che cercano di integrarsi nel campo nemico per i loro interessi di carriera. 
Sappiamo che qualunque cosa dicano è allo scopo di essere eletti, o di rimanere in carica, e conta poco. Le azioni che compiono nel loro ufficio, anche quelle che a breve termine possono aiutare il popolo, hanno lo scopo di mantenere il sistema così com'è, non di trasformarlo. Nella migliore delle ipotesi, i politici puntano ad arrendersi con un compromesso sbilanciato tra coloro che non hanno nulla e quelli che possiedono tutto.
Difendere la classe operaia e i popoli oppressi!
È la classe operaia che fa funzionare il mondo, ma non decide come gestirlo, perché non possediamo fabbriche, banche, sistemi di trasporto, terre, ecc ... Ciò che chiamano "proprietà", per la classe operaia è una mera illusione, non solo perché nella nostra società la maggior parte di noi affitta il luogo in cui viviamo, ma anche perché quel poco di "proprietà" cui abbiamo accesso, come una casa, è comunque soggetta all’arbitrio del capitale e ci può essere strappata in qualsiasi momento, come ha dimostrato la recessione del 2008.
Il nostro obiettivo non è la proprietà della casa per tutti, ma il potere della classe operaia di decidere come vivere e dove vivere, collettivamente, come classe e come società. Gli alloggi devono essere proprietà collettiva, gestiti e costruiti per il massimo beneficio per coloro che vi vivono. Gli alloggi sono un diritto del popolo e non devono essere fonte di profitti privati.
I sistemi storici basati sulle idee razziste applicate dai capitalisti hanno avuto un enorme impatto sulle comunità di neri, Chicanos e operai immigrati, rendendoli i più colpiti da edilizia di bassa qualità, ghettizzazione e gentrificazione in tutte le principali città degli Stati Uniti. Il razzismo continuo, sotto forma di brutalità poliziesca, viene utilizzato per mantenere i più sfruttati tra tutti i lavoratori controllati e obbedienti. Serve inoltre a dividere la classe e mettere lavoratore contro lavoratore per divisioni di razza, distogliendo il popolo dalla realtà di chi trae veramente profitto della nostra miseria.
Gentrificazione significa anche calpestare culture e comunità, con intrusi e progetti invasivi. Sono tattiche per imporre di andarsene e accerchiare la classe operaia e le minoranze oppresse e occorre resistervi con la forza. La battaglia culturale è un fronte delle lotte per la casa e i bisogni culturali del popolo non devono essere lasciati a quelli che indeboliscono e dividono la classe.
Organizzarsi perché il diritto del popolo alla casa sia una conquista a lungo termine
L'organizzazione e le lotte a lungo termine che UNDM intraprende per le nostre case e nei nostri quartieri prepara il popolo alla via difficile da percorrere, la lotta per sviluppare e mantenere una società al servizio della maggior parte del popolo, contro quelli che cercano di depredarlo. Difesa dei quartieri significa preservarli e conquistarli affinché lo stesso popolo possano decidere del loro destino e ne siano esclusi coloro che traggono profitti. 
Ciò non può essere realizzato da un'unica piattaforma, perciò siamo pronti a lavorare con tutti coloro che lottano veramente per una nuova società. Il nostro obiettivo è la creazione di un'organizzazione ampia e diversificata in ogni quartiere in cui i lavoratori stanno lottando, i membri della nostra organizzazione devono sempre cercare di essere espressione del popolo al livello locale in cui opera. 
La nostra attenzione si concentra immediatamente quanti lottano più duramente e hanno più da guadagnare. Ciò non significa che trascuriamo altri amici della lotta, occorre difendere le risorse delle comunità e anche le piccole imprese che soddisfano i bisogni del popolo e hanno interesse al loro benessere. Con questi principi svilupperemo l'organizzazione nazionale più ampia e di vasta portata, che unirà tutti i quartieri ghetto in tutti gli Stati Uniti in un'unica forza. Siamo quartieri uniti che si sono messi insieme per formare un forte movimento di difesa, abbiamo passato la vita sotto attacchi incessanti ed è ora di reagire!
Insieme, una classe operaia unita e i nostri quartieri possono essere una forza per resistere al controllo del capitalismo sulle nostre comunità!
Combattiamo i padroni, il degrado, gli affaristi, la gentrificazione e la deportazione, per ottenere qualcosa che possiamo difendere nel tempo!

Combattiamo per la comunità, la dignità, alloggi accessibili e sicuri, per la cultura del popolo!

Nessun commento:

Posta un commento