sabato 2 maggio 2020

pc 2 maggio - ALLA VIGILIA DEL 1° MAGGIO OPERAIO DELL'ARCELORMITTAL TARANTO SI E' SUICIDATO - E' UN ASSASSINIO!

Dal blog tarantocontro
Un operaio metalmeccanico di ArcelorMittal di Taranto, Alessandro, si è suicidato alla vigilia della festa dei lavoratori del 1° maggio aveva 44 anni e stava in cassintegrazione.
Tra le ragioni dice la Fim Cisl: "anche la pesante situazione che ha dovuto sopportare in questi mesi, a causa delle difficoltà legate al suo posto di lavoro. Mesi con un reddito ridotto e soprattutto la complessità di immaginare una via d'uscita, un futuro...".

 Non è difficile capire chi sono i responsabili di questo suicidio che si può chiamare "assassinio": i padroni ArcelorMIttal, il governo che ha fatto e continua a fare tutto quello che vuole Mittal. 
Questi la devono pagare! 

Sono disgustose le ipocrite lacrime da coccodrillo dei sindacati confederali, loro sono quelli responsabili del clima di impotenza, di paura, di abbandono che vivono gli operai. E oggi sono spariti dalle fabbrica stanno solo in tavoli di riunione con Mittal e Istituzioni locali. 

OPERAI! Non si può più aspettare a ribellarsi! 
Come abbiamo detto il 30 aprile alla fabbrica: "Mai più così!".
Purtroppo, lo avevamo detto, temuto: con tanti operai in cassintegrazione sia dell'ex Ilva che dell'ArcelorMittal, in tutto ben 7.500, la rabbia, la disperazione può portare anche al suicidio, e l'unica alternativa era ed è la lotta collettiva in fabbrica e fuori.
Ora basta continuare con la rassegnazione, con la paura, con le inutili lamentele! 
E' tempo di prendere nelle mani la nostra vita!

Il 1° Maggio ha dimostra nella storia, nel mondo, che quando gli operai si uniscono, lottano, sono una forza e cambiano le cose!

Questo deve essere il nostro messaggio, impegno per Alessandro, la sua famiglia

Slai cobas per il sindacato di classe - Taranto

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