Turchia. In sciopero della fame da 297 giorni, condannato all'ergastolo aggravato senza prove, un altro membro della band Grup Yorum è morto di protesta
«Il mio nome è Mustafa Kocak, ho 28 anni. Ho vissuto con la mia famiglia a Istanbul fino all’arresto. Come uno dei quattro figli di una famiglia povera, ho passato la mia infanzia e la mia giovinezza lavorando qua e là. La mia vita è cambiata quando sono stato arrestato, il 23 settembre 2017».
Inizia così la lettera che Mustafa ha lasciato ai suoi avvocati e pubblicata dall’agenzia Bianet. Mustafa è morto 20 giorni dopo Helin Bolek, era ridotto a pesare 29 chili.
I due membri del Grup Yorum, in sciopero della fame da mesi contro la durissima repressione scagliata contro il loro progetto artistico e politico dal governo, se ne sono andati uno dopo l’altra, ridotti pelle e ossa da una protesta estrema.
Mustafa Kocak si è spento ieri dopo 297 giorni di cibo rifiutato: chiedeva un processo equo, denunciava le torture subite.
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