domenica 26 aprile 2020

pc 26 aprile - LO SPECIALE GIORNALE PROLETARI COMUNISTI - Contro le banalità diffuse per capire a fondo

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Questo numero del giornale è uno “speciale” 
che ha un obiettivo principale, quello di rappresentare uno sforzo per capire qualcosa di più profondo sulla genesi, sviluppo di questa pandemia e sulla dinamica dell’azione di Stati, governi, apparati scientifici, per intervenirvi. Capire non le banalità diffuse a piene mani da tutti ma ciò che c’è nel fondo. Capire che la lotta di classe non finisce certo perchè si rischia di morire “dal basso e dall’alto”. Capire se c’è una via d’uscita differente da quella tuttora abbastanza incerta che si profila nel futuro.
Capire noi innanzitutto. Perchè odiamo i compagni superficiali, facili allo strillo o impegnati sempre nell’ultima cosa necessaria, odiamo i demagoghi, odiamo chi non “approfitta” di questi eventi per conoscere e apprendere nuove cose sullo stato delle cose, odiamo chi non è capace di far crescere le proprie armi, la propria intelligenza individuale e collettiva per servire a qualcosa, per servire il popolo. I comunisti sono strumento e bersaglio della rivoluzione. Sono i primi che devono cambiare quando cambia la situazione.
Da qualcosa bisognava partire nell’orgia di pagine e pagine dedicate al coronavirus.
Abbiamo quindi scelto di raccogliere la sfida di un testo intelligente che viene dal pianeta dove tutto è cominciato, il pianeta Cina; dall’opposizione dentro questo pianeta, da chi ha cercato di guardare dentro le “fornaci” teatro della pandemia.
Ma oltre che leggere ed apprendere avevamo un problema, usare diversamente questo testo per porlo al servizio della lotta reale, difficile nel movimento proletario e popolare, cercando di distinguersi dalla “fantasia al potere” che pure questo testo evoca e che trova interpreti nel nostro paese, al nostro fianco, compagni che vogliono farci deviare la strada, e per il tramite di questa fantasiosa lettura trascinarci nel pantano della piccola borghesia ambientalista.
Proprio per questo abbiamo richiamato all’inizio un importante passo di Marx da Il Capitale che ci indirizza e ci arma per separare la comprensione scientifica dell’inevitabile marcia del capitale dall’uso capitalista di tecnologia, scienza, appropriazione della natura, dell’ambiente. Distinzione che è alla base di una lotta autentica contro il capitalismo per una società che ci liberi dall’uso capitalistico della scienza, tecnologia, rapporto produzione/ambiente, produzione/natura.

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