domenica 21 giugno 2015

pc 21 giugno - La Resistenza non fu un gioco

Perchè il più grande momento della storia italiana non cada nell'oblio, perchè giovani, donne e operai siano capaci di una nuova resistenza, è bene ricordare alcuni dati.


[...Il comando generale delle Brigate Garibaldi comuniste, guidato da Longo e Secchia, organizzò in totale, durante la Resistenza, 575 formazioni, costituite da squadre, bande, battaglioni, brigate, divisioni e comandi territoriali di zona; a questi gruppi si aggiunsero nelle città gli uomini e le donne dei GAP e dei SAP; costituite intorno ad un nucleo di esperti e determinati comandanti comunisti, i garibaldini mostrarono impegno e combattività subendo il numero più alto di perdite tra tutte le formazioni della Resistenza. I reparti garibaldini si organizzarono in Liguria (Brigate e poi Divisioni "Cichero", "Pinan-Cichero", "Vanni" e "Mingo"), in Piemonte (1ª Divisione "Leo Lanfranco" di Colajanni, Latilla e Modica, e le Divisioni "Gramsci", "Pajetta" e "Fratelli Varalli" di Gastone e Moscatelli), in Lombardia (Brigata "Redi" e Divisioni "Lombardia", coordinate da Pietro Vergani, vicecomandante del CVL), in Veneto (Divisioni "Garemi", "Nanetti" e "Friuli-Natisone"), in Emilia (Divisione "Modena")...]

tratto da Wikipedia

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