Si aggrava in generale la
condizione dei migranti ad ogni giorno che passa. Giorni in cui i primi
ministri dei vari paesi europei continuano a giocare a scaricabarile,
esprimendo il massimo disprezzo per queste vite umane. E il massimo (se così si
può dire visto che ci sono quelli che si preparano a costruire alle frontiere muri alti 4
metri e lunghi centinaia di chilometri) ieri all’Expo lo hanno raggiunto Renzi
e Hollande, che tra strette di mano, mangiate e bevute, foto ricordo, abbracci
e sorrisi hanno ripetuto le frasi standard: «Servono solidarietà e responsabilità»,
hanno detto Renzi e Hollande quasi all’unisono” come riporta La
Stampa online. «Sui rifugiati ogni Paese deve dire quanto può fare, tenuto conto della sua
situazione geografica, economica e anche politica», ha detto Hollande con
frasi da grande filosofo. E “Che poi [addirittura] precisa: «Il sistema delle
quote non ha senso, dovremo trovare un’altra formula. [un'altra frase buttata lì senza senso] E i migranti mossi da
cause economiche non potranno rimanere sul territorio europeo per sempre.
Dovremo rimpatriarli, e anche questo non spetta solo all’Italia».
Brutta bestia questo Hollande: oramai anche i bambini,
oltre al Papa, sanno che “i migranti mossi da cause economiche” sono causati
dallo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali e umane di quei paesi proprio da parte di paesi “civili”
come la Francia, l’Italia ecc. ecc. e che parlare solo dei migranti per cause
di guerra non è che un altro modo per definire in fin dei conti la stessa cosa!
Per non parlare delle chiarissime frasi di Renzi, che in
fatto di migranti ha un piano B che conosce lui solo: “«L’accordo di Dublino II
è quanto di peggio per l’Italia, ma è un accordo e va rispettato.” Visto che c’è
ripete, per ricordarselo, cosa dice l’accordo: “Dice che il Paese nel quale i
migranti arrivano è il Paese che deve gestire la situazione. Noi l’abbiamo
fatto in splendida solitudine.” Diciamo in splendida inettitudine? O peggio
ancora, in splendido razzismo...?
Oltre ai migranti che dormono sugli scogli a Ventimiglia
adesso si spara anche sui barconi. È di oggi la notizia di un migrante morto e
di un altro gravemente ferito “nel corso di una sparatoria avvenuta a largo
della Libia. Le due vittime erano a bordo di un natante che si stava dirigendo
verso l'Italia. Il ferito è stato trasferito in elicottero a Lampedusa. Indaga
la polizia di Stato coordinata dal pm di Agrigento.” Come riporta l’agenzia di
stampa Ansa.
“A sparare contro un gommone carico
di migranti, uccidendone uno e ferendone un altro, sarebbe stato - secondo il
racconto dei migranti - il personale di una motovedetta libica. La
ricostruzione è al vaglio della procura di Agrigento che ha ascoltato alcuni
testimoni. Il fascicolo aperto resta però al momento contro ignoti. Il
procuratore di Agrigento Renato Di Natale ha confermato all'Ansa che i reati
ipotizzati sono tentativo di omicidio e omicidio.” Mentre da parte sua
la guardia costiera libica, nega la responsabilità.
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