sabato 7 giugno 2014

pc 7 giugno - dal CUR Palermo - Brasile-Italia ciò che ci unisce non è lo sport ma la repressione!!!



Immagine                                                         (Foto fonte Adnkronos)

Di seguito riportiamo una nota del “Movimento Popolare Rivoluzionario Studentesco” brasiliano sugli arresti di alcuni studenti, colpevoli secondo il governo di “incoraggiare il disordine in città”, ma di fatto di essersi ribellati a spese folli per un evento sportivo che non ha alcun beneficio per le masse popolari, ma che anzi le danneggia ulteriormente. Il governo brasiliano non risponde alle esigenze della popolazione, ma in un paese dove circa il 21% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà (meno di 1 € al giorno), si permette di spendere 11 miliardi e mezzo di dollari ( 3,6 miliardi provenienti dall’erario pubblico) per i mondiali di calcio, mostrando così tutta la sua arroganza, la divergenza di interessi e di conseguenza  il “mutismo” che la classe borghese ha per sua stessa natura nei confronti del proletariato.
Non si può non notare come l’atteggiamento della borghesia sia il medesimo anche a migliaia di chilometri di distanza; le masse popolari sono quelle che soffrono maggiormente la crisi e nel momento in cui si organizzano, hanno un atteggiamento critico e prendono coscienza che la via del voto è sterile e totalmente inconciliabile con gli interessi della classe cui appartengono, vengono represse e criminalizzate. Come non mettere in relazione tra di loro le lotte? da Trezzo a Taranto da Brasilia e Belo Horizonte le masse cercano di riprendersi  la dignità che gli spetta e di contro le borghesie rispondo con un’unica voce: violenza, arresti e tentativi di intimidazione.
Il Cur esprime massima solidarietà agli studenti brasiliani arrestati e grida a gran voce :
COMBATTERE NON E’ UN CRIMINE
VANDALO E’ LO STATO
RIBELLARSI E’ GIUSTO

Brasile- Nota del MEPR sugli arresti a Goiania
Libertà immediata per Ian Caetano, Heitor Vilela, Marlos Duarte e John Lenon!
Chiediamo l’immediata liberazione degli studenti arrestati arbitrariamente la mattina di Venerdì 23 maggio, con l’accusa di “incoraggiare il disordine” in città. Ci rendiamo conto che, in realtà, questa è la continuazione della politica di criminalizzazione del governo brasiliano, che mirando a garantire la Coppa del Mondo della FIFA, tratterà i manifestanti come “criminali ” e ” terroristi”.
L’accusa di essere “leader” del Movimento Rivoluzionario Popolare Studentesco, è in realtà un attacco a tutti coloro che stanno combattendo per le strade in maniera combattiva e indipendente. Tale censura è un’altra manovra del governo del PT [Partido do Trabalhadores – il partito di governo], che sta preparando il terreno per perseguire, arrestare e reprimere i movimenti e i collettivi che hanno scelto la via della lotta e non della capitolazione.
Combattere non è un crimine!
Vandalo è lo Stato
Ribellarsi è giusto
Movimento Popolare Rivoluzionario Studentesco, 23 Maggio 2014″


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