70°
ANNIVERSARIO DELL'ECCIDIO DELLA BENEDICTA, NEL COMUNE DI BOSIO (AL).
Domenica
sei aprile si tiene - presso il Sacrario Martiri della Benedicta del Comune di
Bosio (Al) - l'annuale commemorazione dell'eccidio, avvenuto il 7 aprile 1944,
di novantasette partigiani fucilati da fascisti italiani e tedeschi.
La giornata, all'arrivo - grazie ad un passaggio datomi da un dipendente del Comune che ringrazio sentitamente - in loco di chi scrive, è soleggiata ancorché particolarmente fresca: l'orario, sono le ore 8:00, e l'altitudine della zona, circo settecento metri, non aiutano certamente il rapido riscaldamento del luogo.
Durante la successiva ora e mezza, prima dell'inizio ufficiale della cerimonia - che vede la deposizione delle corone alle fosse comuni dove vennero gettati i cadaveri, la messa celebrata da Don Gian Piero Armano, gli interventi delle personalità politiche presenti, e l'orazione ufficiale - si assiste alla sfilata di decine di gonfaloni di istituzioni quali: Comuni vicini, Province di Alessandria e Genova, Regioni Piemonte e Liguria; a questi si aggiungono bandiere e stendardi di decine di sezioni dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
Sono presenti anche rappresentanti francesi dei Pionieri della regione del Vercors, vicino a Grenoble, che è stata la prima zona transalpina dove si è sviluppata la Resistenza antifascista.
In aggiunta si riconoscono esponenti di: Federazione Anarchica Italiana, Sinistra Anticapitalista, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Proletari Comunisti; in totale i presenti sono parecchie centinaia.
Gli interventi, ognuno nell'ambito di propria conpetenza, vanno nella direzione del rinverdire il ricordo di un importante episodio della Resistenza perché i giovani non perdano la memoria di quanto è costato ottenere la democrazia in Italia.
Nell'ordine, coloro che prendono la parola sono: Andrea Foco, presidente dell'associazione Memoria della Benedicta; Massimo Bisca, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia della provincia di Genova, a nome anche della sezione provinciale di Alessandria; il compagno Marco Ratti, sindaco di Bosio; Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria, e copresidente del Comitato Unitario Antifascista; Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria, e copresidente del Comitato Unitario Antifascista; Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, relatore ufficiale della manifestazione.
Non sono presenti, per motivi di salute, il presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Ex Deportati, Ferruccio Maruffi, ed il comandante partigiano - che attualmente vive a Bruxelles, ma tutti gli anni torna qui in questa occasione - Ennio Odino.
Al termine della cerimonia, presso la vicina cascina Pizzo, si svolge l'inaugurazione della mostra fotografica - curata da Franco Barella - dal titolo "I colori della memoria"; nel pomeriggio, per concludere la giornata, chi vorrà potrà effettuare un'escursione lungo il Sentiero della Pace che racconta gli avvenimenti della Guerra di Liberazione avvenuti in questa zona.
La giornata, all'arrivo - grazie ad un passaggio datomi da un dipendente del Comune che ringrazio sentitamente - in loco di chi scrive, è soleggiata ancorché particolarmente fresca: l'orario, sono le ore 8:00, e l'altitudine della zona, circo settecento metri, non aiutano certamente il rapido riscaldamento del luogo.
Durante la successiva ora e mezza, prima dell'inizio ufficiale della cerimonia - che vede la deposizione delle corone alle fosse comuni dove vennero gettati i cadaveri, la messa celebrata da Don Gian Piero Armano, gli interventi delle personalità politiche presenti, e l'orazione ufficiale - si assiste alla sfilata di decine di gonfaloni di istituzioni quali: Comuni vicini, Province di Alessandria e Genova, Regioni Piemonte e Liguria; a questi si aggiungono bandiere e stendardi di decine di sezioni dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
Sono presenti anche rappresentanti francesi dei Pionieri della regione del Vercors, vicino a Grenoble, che è stata la prima zona transalpina dove si è sviluppata la Resistenza antifascista.
In aggiunta si riconoscono esponenti di: Federazione Anarchica Italiana, Sinistra Anticapitalista, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Proletari Comunisti; in totale i presenti sono parecchie centinaia.
Gli interventi, ognuno nell'ambito di propria conpetenza, vanno nella direzione del rinverdire il ricordo di un importante episodio della Resistenza perché i giovani non perdano la memoria di quanto è costato ottenere la democrazia in Italia.
Nell'ordine, coloro che prendono la parola sono: Andrea Foco, presidente dell'associazione Memoria della Benedicta; Massimo Bisca, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia della provincia di Genova, a nome anche della sezione provinciale di Alessandria; il compagno Marco Ratti, sindaco di Bosio; Paolo Filippi, presidente della Provincia di Alessandria, e copresidente del Comitato Unitario Antifascista; Maria Rita Rossa, sindaco di Alessandria, e copresidente del Comitato Unitario Antifascista; Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, relatore ufficiale della manifestazione.
Non sono presenti, per motivi di salute, il presidente provinciale dell'Associazione Nazionale Ex Deportati, Ferruccio Maruffi, ed il comandante partigiano - che attualmente vive a Bruxelles, ma tutti gli anni torna qui in questa occasione - Ennio Odino.
Al termine della cerimonia, presso la vicina cascina Pizzo, si svolge l'inaugurazione della mostra fotografica - curata da Franco Barella - dal titolo "I colori della memoria"; nel pomeriggio, per concludere la giornata, chi vorrà potrà effettuare un'escursione lungo il Sentiero della Pace che racconta gli avvenimenti della Guerra di Liberazione avvenuti in questa zona.
Bosio
(Al), 07 aprile 2014
Stefano
Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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