Il business dei farmaci equivalenti
- Rita Chiavoni
L'autunno scorso la procura della repubblica di
Frosinone ha posto sotto sequestro nove farmaci dell'azienda
farmaceutica Geymonat per sospetti difetti di qualità. L'indagine è
partita a giugno 2013 a seguito della segnalazione di un farmacista che
aveva constatato che le supposte di Ozopulmin, un farmaco per la tosse
ad uso prevalentemente pediatrico, presentavano alterazioni nella
composizione. Infatti per la poca compattezza le supposte, non erano
idonee all’uso e a seguito delle verifiche dei NAS risultò che non
contenevano il principio attivo dichiarato, ma una sostanza simile che
non aveva però alcun effetto terapeutico.
Dalle indagini risultò altresì che altre molecole della
stessa ditta contenevano poco principio attivo. L’agenzia del farmaco
(AIFA) con circolare federale n. 8469 del 4.9.2013 dispose quindi il
divieto di utilizzo di tutti i lotti in commercio dei farmaci
incriminati per ulteriori indagini e in una nota recente, del 5/03/2014,
l’AIFA ha disposto la ‘revoca p a r z i a l e d e l provvedimento
relativamente al medicinale “INTRAFER 50 mg/ml, gocce orali, soluzione
flacone 30 ml AIC 016747026” – lotti nn. 120914; 130901 e 130902,
considerato per questo farmaco l’esito positivo delle analisi effettuate
sugli stessi’.
A seguito delle indagini tre manager della ditta sono
stati arrestati per violazione dell’art. 440 del codice penale, che
sanziona l'adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. La
pena prevista è da tre a dieci anni, con l’aggravante possibile di
adulterazione di un farmaco.
Su questa vicenda, dopo lo scalpore mediatico durato circa un mese, come accade spesso è sceso il silenzio assoluto.
La contraffazione dei farmaci Geymonat è consistita
nella poca quantità del principio attivo e, per quanto riguarda
l’Ozopulmin, farmaco pediatrico, addirittura la sostituzione del
principio attivo con altra sostanza. Gli arrestati infatti hanno
dichiarato che. per difficoltà di approvvigionamento adeguato della
molecola base, questa è stata sostituita con altra molecola ‘simile’ ma
dall’effetto terapeutico nullo. Queste dichiarazioni risultano, anche se
gravi, comunque poco convincenti. E se stessero sperimentando di fatto
un generico, utilizzando una molecola simile? Questo non potrebbero
dirlo pubblicamente! Solamente dubbi!
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