CHIUDERE TUTTI I CIE/CARA LAGER
LIBERTA' PER TUTTI I MIGRANTI
RIBELLARSI E' GIUSTO E NECESSARIO
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271272013
fonte: infoaut
Questa mattina centinaia di persone hanno assediato la sede nazionale del Pd a Roma in solidarietà con i migranti e i rifugiati che nelle ultime settimane stanno partecipando alle proteste nei Cie e nei CARA di tutta Italia. Un appuntamento organizzato dai movimenti per il diritto alla casa e dalle Reti antirazziste romane che non solo ha voluto dimostrare la vicinanza con chi si trova rinchiuso nei Cie e nei Cara ma anche per dare una spinta ulteriore per la messa in discussione dell'intero impianto delle politiche sull'immigrazione e sull'asilo adottato dal nostro paese. Dalla legge Bossi-Fini ma anche dalla Turco-Napolitano che ha di fatto istituito i Cie e associato il permesso di soggiorno con il contratto di lavoro.
Il Pd quindi assediato e individuato come uno dei responsabili di quello che sta accadendo, incapace di andare oltre agli inutili proclami e a iniziative di subdola e ipocrita propaganda, come dimostra l'ultima trovata del deputato del Pd Khalid Chaouki che si è rinchiuso qualche giorno fa nel nel centro di accoglienza di Lampedusa, emblema di un'operazione d'immagine fine a se stessa nella totale miseria del suo stesso partito politico.
Numerosi quindi i manifestanti che sono andati a citofonare direttamente alla sede nazionale di via sant'Andrea delle Fratte, completamente blindata. Una delegazione di migranti è riuscita a salire per un incontro con Chaouki, chiedendogli di passare ai fatti e di iniziare a risparmiare le promesse vane che abbondano negli ultimi giorni. Non avendo ricevuto risposte soddisfacenti, una volta scesa la delegazione, le centinaia di persone si sono mosse in corteo invadendo via del tritone e proseguendo per le vie limitrofe.
Dopo essere passato sotto la sede de Il Messaggero, blindata e protetta come un palazzo del potere, i manifestanti hanno raggiunto piazza Barberini, bloccandola e dando inizio ad un'assemblea all'interno della quale sono state decise le prossime iniziative come quella prevista per gennaio con l'obiettivo di assediare e chiedere la chiedere la chiusura definitiva di tutti i Cie, a partire da quello di Ponte Galeria a Roma, dove la protesta delle labbra cucite è finita. Notizia di quest'oggi è infatti che anche l'ultimo immigrato che ancora proseguiva nel forte gesto accusatorio, si é fatto togliere il punto di sutura dalla bocca. Nel frattempo però 15 immigrati hanno deciso di protrarre la protesta, continuando a dormire in cortile.
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