Scuole cattoliche l'appello di Scola
"La libertà di educazione è limitata"
L'arcivescovo di Milano ha incontrato gli alunni e gli studenti delle scuole cattoliche
"Non chiediamo alcun favore, ma invochiamo che ci sia libertà di educazione per tutti"
Secondo l'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, in Italia c'è un "grave limite della libertà di educazione" per quanto riguarda la situazione delle scuole cattoliche, che invece "sono un elemento di grande vitalità per il nostro Paese". Rispondendo alle domande di alcuni bambini e ragazzi delle scuole cattoliche che hanno partecipato alla tradizionale marcia 'Andemm al Domm', il cardinale ha denunciato quella che a suo parere è "una ferita gravissima alla società civile, che dobbiamo dire a grandissima voce" parlando dei "pregiudizi" riguardo alle scuole cattoliche.
"Noi non chiediamo alcun favore", ha detto Scola parlando davanti a diverse migliaia di persone - bambini, genitori e insegnanti - che si sono raccolti davanti al sagrato del Duomo. "Non chiediamo alcun favore, ma domandiamo libertà di educazione per tutti ed è assolutamente un dovere di chi governa favorire questa libertà". Perché, ha detto ancora Scola, "un Paese che non garantisce le libertà primarie ha in sé un di meno. Il grave limite di libertà di educazione che c'è nel nostro Paese è uno dei motivi per cui il cambiamento in Italia fa più fatica". Scola ha rivendicato il diritto di fare scuola per "ogni soggetto sociale che ha la capacità per farlo e che naturalmente possiede tutte le certificazioni", rimarcando che la scuola cattolica "non è in alternativa alla scuola di Stato:
chi lo dice dice pure fandonie".
(14 aprile 2012) © Riproduzione riservata
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