sabato 21 aprile 2012

pc 21 aprile - Sosteniamo la lotta di Giorgio... siamo tutte/i No Tav

 Giorgio Rossetto, militante No Tav, arrestato insieme ad altri compagni, nel carcere di Saluzzo in  condizione di isolamento a cui è sottoposto per avere denunciato con forza e determinazione  le condizioni invivibili delle carceri,  vieno ora attaccato dalla direzione in accordo con la Procura con un provvedimento di censura della posta in ingresso e in uscita per 6 mesi; l’accusa  “aver tenuto un comportamento di istigazione alla ribellione di altri detenuti, anche in accordo con soggetti esterni al carcere”.
Ma Giorgio non si arrende e va avanti nella denuncia e lotta.

La vostra repressione non ferma ma alimenta la ribellione
Sosteniamo la lotta  di Giorgio e di tutti i compagni No tav agli arresti
Liberi tutti subito
Siamo tutte/i No Tav

Sotto l'ultima lettera di Giorgio dal carcere:


Saluzzo, 13 aprile 2012
Ieri giovedì 12 aprile al sottoscritto è stato notificato un provvedimento del tribunale di Torino (sez. G.I.P.) in cui mi si applica per mesi sei “alla corrispondenza epistolare in entrata e in uscita il visto di controllo”, in quanto avrei fatto opera di “istigazione alla ribellione”: in poche parole per sei mesi il direttore, il comandante o chi per lui controllerà la mia posta.
Ritengo il provvedimento una grave forma di censura e limitazione al “diritto” di interloquire con l’esterno. Ritengo, in questi mesi di detenzione, di non aver fatto nessun “reato”.
A Saluzzo, in due occasioni, abbiamo utilizzato la posta con gli altri detenuti della sezione “isolamento” per denunciare l’anomala situazione che ci vede esclusi da ogni attività ricreativa e sportiva e sottoposti a un regime ferreo nell’utilizzo degli spazi e “dell’aria” e in un altro caso per denunciare ai giornali locali che in occasione della visita pasquale del vescovo cittadino, invitati dal cappellano del carcere,  all’ultimo momento veniva impedito ai 9 detenuti di partecipare all’incontro. Divulgare all’attenzione esterna i problemi interni, semplicemente scriverne, è forse diventato un “reato”.
Non darò a giudici e secondini il piacere di leggere la mia corrispondenza. Inizio quindi lo “sciopero della posta”.

Giorgio Rossetto

p.s.
Comunico alla direzione del carcere che questa è l’ultima lettera o cartolina in uscita che spedirò per la durata di tutto il provvedimento (6 mesi).
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Contro questo provvedimento i compagni e le compagne di Giorgio lanciano la campagna “Inceppiamo l’ingranaggio. Sommergiamoli di lettere”.
Scriviamo a Giorgio, contro la censura, inceppiamo il meccanismo!

@Invitiamo tutti a scrivere a:
Giorgio Rossetto
Casa di reclusione di SALUZZO
Regione Bronda, 19/b
Località Cascina Felicina
12037 – SALUZZO (CN)

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