giovedì 19 aprile 2012

pc 19 Aprile - Circolo proletari comunisti di Palermo unica voce politica di opposizione alla farsa elettorale. Non votare, lotta!


Ieri pomeriggio i compagni del Circolo di proletari comunisti di Palermo insieme a lavoratori e precari aderenti allo Slai Cobas per il sindacato di classe e giovani universitari hanno manifestato davanti al palazzo del Comune contro l’imminente ennesima farsa elettorale.
Prima con uno striscione "lavoro, case, scuole, ospedali…niente diritti- niente voto, solo la lotta può cambiare" e bandiere ben visibili da palermitani e turisti sugli scalini della piazza poi davanti al portone del palazzo, di fatto blindato da carabinieri e digos, a turno sono intervenuti al megafono i compagni, alcuni lavoratori e lavoratrici , un giovane immigrato denunciando fortemente il degrado totale in cui si trova la città: mentre Palermo sprofonda tra disoccupazione,
precariato a vita, operai Fincantieri ed ex Fiat, lavoratori Gesip. Amia, Amat che rischiano di ingrossare le file dei disoccupati, miseria crescente, carovita, scuole cadenti, case che mancano,
aumento delle tasse, non ultimo il raddoppio dell’addizionale comunale Irpef a firma della Commissaria Straordinaria “facente le veci” del sindaco dimissionario Cammarata e del
consiglio comunale, la Casta politica di destra, di falsa sinistra e centro, continua a sperperare migliaia di euro tra cartelloni con facce sempre più grandi e "santini" pubblicitari dei partecipanti al grande concorso alla poltrona di sindaco, consigliere comunale o consigliere di circoscrizione e ancora una volta si affannano a promettere che sistemeranno tutto!

Si tratta dei soliti vecchi arnesi della politica che "portano" avanti facce giovani (di età ma già morte politicamente) dato che le loro sono diventate impresentabili!
Ma già il mese scorso le primarie del centro-sinistra, che sostiene l’attuale governo antiproletario e antipopolare Monti, avevano ricevuto una smisurata attenzione mediatica, i partiti che vi hanno partecipato hanno illuso migliaia di cittadini di partecipare ad un grande atto di democrazia che alla fine si è risolto nei soliti calcoli di potere, favoritismi e clientelismo.
In particolare è emblematica la denuncia del giovane blogger tunisino dell’utilizzo da parte del centro-“sinistra” di candidati immigrati come la tunisina Samira Zalteni (sostenitrice dell’ex
regime di Ben Alì e adesso democratica dell’ultima ora) i quali non hanno nessun legame con la propria comunità nè si so sono mai messi al servizio dei loro connazionali.
Tra le file del centrodestra ci sono tutti quelli sostengono l’attuale governo Monti, qualsiasi
sia il loro nome.

Migliaia di partecipanti insomma che dicono tutti in diverse forme di “amare Palermo”, mentre già nella notte ne è stato arrestato uno per mafia e il magistrato di turno dice che qui non è la politica che è infiltrata dalla mafia ma viceversa la mafia che è infiltrata dalla politica… e tutta questa corsa alla poltrona puzza inoltre di ricerca di uno stipendio facile!

Molti palermitani si sono fermati a prendere il volantino dicendo che di iniziative così ce ne vorrebbero tante perché in sostanza questa è la sola voce diversa e contraria che cerca di far aprire gli occhi sulla farsa elettorale, una voce che ha detto chiaramente che non votare è necessario e non si tratta di mero astensionismo ma di mettere in campo le forme possibili di boicottaggio attivo contribuendo ad organizzarsi nella lotta politica proletaria e popolare
necessaria per un reale cambiamento.
Molti anche gli automobilisti che si sono fermati ad ascoltare i compagni al megafono bloccando di fatto la circolazione per diversi minuti sull’asse Corso Vittorio Emanuele- Via Maqueda.

La "forza" della manifestazione ha imposto ad un certo punto l'incontro di alcune compagne del circolo di proletari comunisti e lavoratrici con l'attuale commissario straordinario di Palermo, la dottoressa Latella alla quale è stata ribadita con molta determinazione tutta la denuncia e la protesta viva contro tutti quei provvedimenti che attaccano direttamente la vita dei lavoratori, pensionati, proletari ecc vedi il repentino raddoppio della tassa locale comunale per “fare
fronte” alle emergenze della città causate invece solo e soltanto dalle vari governi che si sono succediti negli anni in città la cui politica e azione è stata indirizzata unicamente a fare gli interessi della classe al potere.
La Commissaria si è detta impotente, Palermo è sull’orlo del dissesto “che dobbiamo fare allora chiudere il Comune?” , “Sì se necessario!” Le è stato risposto, “ma così scoppia il disordine sociale!” la Latella di rimando… abbiamo detto che già ora a Palermo ci sono esplosioni di “rivolta”, vedi per esempio la questione dei precari Gesip, e non si vedono soluzioni dai politici
… la rivolta popolare è l’unica risposta che le masse possono mettere in campo per difendersi
attaccando da chi vuole toglierci tutto anche la dignità di vivere. A fine incontro le lavoratrici hanno chiesto alla Commissaria il ritiro immediato del provvedimento di aumento dell’irpef comunale continuando a denunciare tra l'altro l'ignobile presa in giro dei consiglieri comunali che non solo hanno approvato l'aumento delle tasse ma nemmeno davanti allo sfascio totale accennano a diminuirsi lo stipendio...

Questa è stata solo la prima iniziativa politica all’interno di una campagna di mobilitazione contro tutti i partiti e i candidati complici del degrado e miseria in cui sono costretti a vivere i palermitani.
Circolo proletari comunisti Palermo
19/04/2012

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