lunedì 13 giugno 2011

pc 13 giugno - referendum... seppelliti da una valanga di SI Berlusconi e Bossi

Una volta raggiunto il quorum, una valanga di SI, ben oltre il 90%, ha seppellito nucleare, privatizzazzione dell'acqua, legittimo impedimento; e politicamente, proseguendo nell'onda del voto di Milano e Napoli, ha inferto un nuovo duro colpo al governo Berlusconi-Bossi; confermando che anche elettoralmente, le masse vogliono che questo governo e il suo programma cadano e vadano via.
Il fascismo mediatico del monopolio scandaloso delle TV non è servito a nulla,
anzi il monopolio ostentato e arrogante sui media ha fatto diventare uno slogan
della 'controinformazione militante', riferito essenzialmente alle TV,
'non credere nei media', patrimonio della maggioranza delle masse popolari.
Il merito dei problemi segna una inversione di rotta valido non solo contro Berlusconi, che teneva a e temeva il voto referendario sul legittimo impedimento, ma contro ogni governo dei padroni che in Italia come nel mondo fanno del nucleare del capitale e delle privatizzazzioni anche dell'acqua un elemento importante dei loro programmi. Ora anche questi e i loro partiti di riferimento inneggiano al voto e promettono rispetto dell'esito referendario, ma per il nucleare, prima di Fukushima, per tutto il resto fino a ieri, padroni e partiti dell'opposizione parlamentare sono stati per la privatizzazzione dell'acqua e le loro amministrazioni locali la hanno praticata, compreso Vendola.
In Italia nessun referendum anche quelli vinti, vanno considerati acquisiti; padroni e governi non li rispettano e quando li rispettano aspettano il momento giusto per tornare alla carica. Sul nucleare si era già votato e vinto !
Tornando al punto, il problema ora è la caduta del governo Berlusconi-Bossi.
Ma come esso cade non è indifferente nella lotta di classe dei proletari e delle masse popolari.
Una congiura di palazzo, porterebbe a un nuovo governo di centro destra allargato, sempre al servizio di Berlusconi
Una ricerca e attesa delle nuove elezioni, porterebbe al massimo a un nuovo governo dei padroni.
Una rivolta proletaria e popolare, per la quale ci sono le condizioni e che il voto di maggio e il voto referendario incoraggiano,farebbe cadere per davvero il governo moderno fascista di Berlusconi-Bossi, aprirebbe effettivamente una pagina nuova e recuperebbe, facendo fare un salto di qualità, il ciclo di lotte operaie, studentesche, popolari che ha attraversato questo ultimo anno e mezzo.
Proletari Comunisti per questo si batte e lavora .

proletari comunisti
13 giugno 2011

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