mercoledì 15 giugno 2011

pc 14-15 giugno - Brescia: immigrati la lotta continua.....ma non basta

proletari comunisti bergamo che è in stretto contatto con gli immigrati in lotta di Brescia, dato che è stato interno alla loro lotta, portando indicazioni per estendere la lotta anche in altre città e in particolare come lotta generale contro il governo berlusconi-maroni, principale responsabile di questa situazione allucinante sui permessi e per questo ha ricevuto riconoscimento e credibilità,ancora una volta denuncia la volontà degli immigrati di mettere al centro la lotta con un presidio permanente fino ad ottenere risultati, volontà che si scontra con il centrismo del movimento paradisobbediente bresciano che ha ridotto la lotta solo a vertenze legali e cosa ancor piu grave ha fatto rientrare in pista la cgil, che durante la lotta con la gru ha avuto una posizione conciliatoria con governo e lo stato di polizia che regna a brescia (ricordiamo il lavoratore senegalese ucciso in questura di cui non si conosce ancora l'autopsia e la continua azione repressiva nei confronti degli immigrati vessati ogni giorno dalla polizia, e che ancora oggi assieme all'aperta posizione della cisl bresciana di sostegno del governo (di recente bonanni e il segetatio della cisl bresciana hanno incontrato maroni e cosa ancor più grave continuano a criminalizzare gli immigrati che vogliono fare la lotta dura, unica soluzione, tante che entrambi i confederali chiedono che il presidio non sia permanente ma che si faccia solo durante il giorno, sostenendo di fatto le posioni della questura che non intendono autorizzare il presidio permanente.per questo il miglior sostegno ha questa lotta è quello di smascherare e cacciare queste posizioni e chi le sostiene o le accetta nelle varie varianti del movimento e della falsa sinistra extraprlamentare che utilizzano solo la lotta per fini elettoralistici, mentre temono la sua radicalizzazione nelle forme della rivolta necessaria contro questo governo e il razzismo dei padroni che sfruttano ogni giorno come schiavi i lavoratori immigrati sia quelli in regola che quelli in attesa di un permesso che li rende "illegali", ma che pagano un prezzo altissimo anche in termini di infortuni e morti sul lavoro.
quindi rimane necessario estendere la lotta in altre città e far avanzare in questa lotta la coscienza della necessaria unità di classe tra operai, cosa che ha brescia è mancata in particolare per il ruolo della fiom che si è vista solo quando cerano le televisioni con le apparizioni di cremaschi, ma senza mobilitare i lavoratori e le fabbriche contro, crisi, razzismo e guerra.


da un comunicato su radio onda d'urtoDopo la sospensione da parte del governo della circolare che
permetteva la riesamina delle domande di sanatoria rigettate, riparte
la lotta dei migranti bresciani. L’appuntamento è per mercoledì 15
alle ore 18 in Piazza Rovetta. La richiesta del presidio della gru è
che vengano finalmente stampati i permessi di soggiorno per chi aveva
il reato di clandestinità, e per chi è stato truffato da datori di
lavoro senza scrupoli nel chiedere migliaia di euro in cambio della
regolarizzazione.

PERMESSO PER TUTTI

LA LOTTA PROSEGUE


11 giugno 2011-Maroni alla festa della cisl brescianaIl Ministro Maroni al Segretario Cisl Torri: immigrati e permessi, soluzione vicina
Il Ministro Maroni sbloccherà nelle prossime ore la circolare ministeriale per la regolarizzazione dei permessi di soggiorno respinti nei mesi scorsi agli immigrati accusati del reato di clandestinità (reato poi cancellato da una sentenza della Corte di Giustizia Europea alla quale si è uniformato successivamente il Consiglio di Stato).
Lo ha detto lo stesso Ministro dell’Interno al termine di un colloquio con il Segretario generale della Cisl di Brescia Enzo Torri, avvenuto oggi pomeriggio a margine di un convegno in corso a Levico per la Festa nazionale della Cisl.
Torri ha espresso al Ministro la necessità di risposte per gli immigrati che da mesi vivono nella più totale incertezza, sottolineando che rimandare ulteriormente l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato farebbe inevitabilmente crescere la tensione lasciando nuovamente spazi a quanti alimentano l’idea che solo dallo scontro e dai gesti eclatanti, non la mediazione sociale e tantomeno i percorsi di legalità fin qui attivati, possono venire dei risultati.
Il Ministro ha detto al Segretario della Cisl bresciana di avere ben presente le questioni sollevate, comunicando di avere ormai concluso gli approfondimenti di natura giuridica sull’attuazione della sentenza del Consiglio di Stato e che nelle prossime ore darà le disposizioni necessarie per l’invio di una nuova circolare alle Prefetture per avviare il riesame delle domande respinte.

Nella fotografia, il Ministro Maroni mentre parla con il Segretario generale della Cisl bresciana Enzo Torri; di spalle è il Segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni

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