Genova - Il Sindacato di Polizia:´Bisogna proibire agli anarchici di partecipare ai cortei´
Genova - Quella di ieri è stata una grande manifestazione pacifica, con migliaia di manifestanti civili e corretti. Peccato solo che, alla fine, il solito gruppetto di turno composto da pochi cani sciolti provenienti dagli ambienti anarchici, sono riusciti, ancora una volta, a rovinare la festa. Al termine della mattinata si sono infatti registrati scontri fra questi facinorosi e la polizia presso la stazione di Genova Principe, con un bilancio di 11 feriti fra manifestanti e poliziotti.
Infiltratosi nel lungo corteo organizzato dalla Cgil, lo sparuto gruppetto di anarchici, ha seguito il serpentone umano da Caricamento a De Ferrari non lesinando attacchi e proclami contro la Cgil stessa, lanciati da un autoparlante, da cui si invitano i partecipanti a disertare il comizio del sindacato e a bloccare il traffico e la città ad oltranza.
Ma oggi, il giorno dopo, ad essere più arrabbiate per quanto accaduto sono però le forze dell'ordine “Ci troviamo per l’ennesima volta a denunciare pubblicamente un ignobile e pretestuoso attacco alla polizia, ai margini di una manifestazione di protesta contro l’attuale Governo" Inizia così l’intervento di Matteo Bianchi, Segretario Generale Provinciale del Coisp, il sindacato indipendente della Polizia di Stato, a proposito degli scontri di ieri "Quanto accaduto ieri è l’ennesima dimostrazione della vicinanza di certe aree antagoniste ad alcune manifestazioni che, anche quando non vedono coinvolti gli organizzatori negli scontri con le forze dell’ordine, sono comunque ormai diventate un semplice pretesto per attaccare fisicamente gli uomini e le donne in divisa. Anche oggi infatti, ci troviamo purtroppo a contare i feriti tra i servitori dello Stato, almeno 6”
Il sindacato di Polizia dichiara quindi di non essere più disposto a tollerare che si verifichino ancora situazioni simili "Non è più accettabile che le Istituzioni continuino ad autorizzare luoghi di ritrovo a questi pseudo centri sociali - continua Matteo Bianchi - che a nostro avviso non sono altro che un ricettacolo di facinorosi più inclini alla violenza che non al dialogo critico, con fine costruttivo. Mentre la Polizia, tramite alcune sigle sindacali, in primis il Coisp, ha dimostrato come si possano contestare i provvedimenti del Governo protestando civilmente, questi anarchici e frequentatori dei centri sociali, a margine della manifestazione di ieri organizzata dalla Cgil, hanno perso l'occasione per far valere i propri diritti al dissenso commettendo reati, con inevitabili costi che ricadranno sulla collettività. Pagherà qualcuno? - conclude Bianchi - Viste le premesse, ci auguriamo che nella prossima imminente ricorrenza del decennale del G8, le varie manifestazioni che sono state organizzate non siano un pretesto finalizzato alla caccia agli uomini in divisa, altrimenti, a questo punto, anche gli organizzatori si dovranno assumere le loro responsabilità, sia dal punto di vista morale che materiale”.
7 maggio 2011
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