martedì 10 maggio 2011

pc 10 maggio - lo scontro nella Fiom dopo il Si alla Bertone - il documento approvato dal CC

Comitato centrale 9 maggio 2011.
Al termine dei lavori del Comitato centrale sono stati presentati due documenti che sono stati votati in contrapposizione.
Il documento presentato da Maurizio Landini, segretario generale Fiom, è stato approvato con 106 voti a favore, quello presentato da Fausto Durante ha raccolto 29 voti a favore. Si sono astenuti 15 componenti il Comitato centrale.

Documento presentato da Maurizio Landini, Segretario generale Fiom:
"Il Comitato centrale della Fiom-Cgil esprime grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero generale del 6 maggio, la straordinaria partecipazione nelle manifestazioni territoriali e il positivo rapporto instaurato con i giovani, i precari, gli studenti, i movimenti e le associazioni impegnate per il referendum del 12 e 13 giugno.
Tale risultato richiede alla Cgil di proseguire nella mobilitazione per riunificare le lotte sociali in corso.
Lo sciopero generale ha avuto la forza di rimettere al centro il lavoro, la democrazia, la lotta alla precarietà, il valore del Contratto nazionale e delle libertà sindacali messi in discussione dalla pratica degli accordi separati,
dall'oltranzismo della Fiat, dalle concrete azioni della Confindustria e delle Associazioni imprenditoriali.
La riuscita dello sciopero generale rafforza la necessità di contrastare le politiche del Governo, al fine di produrre un reale cambiamento politico, sociale ed economico. La qualità del lavoro, la riforma fiscale, uno stato sociale davvero universale, una politica pubblica che coniughi sapere, innovazione, sostenibilità ambientale sono le fondamenta su cui costruire l'uscita dalla crisi per il nostro Paese.
Il Comitato centrale considera gravi le affermazioni fatte dalla Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, alle assisi di Bergamo, perché quando si propone che le imprese possono scegliere di applicare in alternativa il Ccnl o un Contratto aziendale, quando si dichiara che dopo la sentenza Thyssen nessuno farà più investimenti in Italia, quando si sostiene il Governo per impedire in modo truffaldino che si svolgano i referendum del 12 e 13 giugno, tutto ciò prefigura un'idea autoritaria di uscita dalla crisi, accompagnata da una radicale modifica dei
rapporti contrattuali e sociali a danno delle libertà individuali, sindacali, della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il rispetto delle leggi e dei Contratti nazionali sono per la Fiom la base su cui costruire un nuovo modello di relazioni e non, invece, un impedimento alla competitività.

Contratto 2008
Il Comitato centrale della Fiom-Cgil considera un fatto di notevole importanza che i ricorsi presentati contro l'accordo separato del 2009, abbiano visto emettere decreti, da diversi tribunali del nostro Paese, che confermano la validità del Ccnl del 2008, condannano per comportamento antisindacale le imprese che non lo applicano e che vogliono fare discriminazioni sui trattamenti economici.
Questo primo risultato rafforza l'impegno a presentare in tempi previsti la piattaforma per rinnovare il Ccnl del 2008, riconquistando un vero Ccnl unitario sulla base delle linee e del percorso deciso nell'Assemblea nazionale delle delegati e dei delegati della Fiom-Cgil a Cervia. A tal fine è convocata una specifica riunione del Comitato centrale per il mese di maggio 2011.
Il Comitato centrale della Fiom-Cgil condivide la proposta avanzata dalla Segreteria nazionale a Federmeccanica, Fim e Uilm per realizzare prioritariamente un'intesa sulla rappresentanza e la validazione democratica delle piattaforme e degli accordi nella nostra categoria, in alternativa alla pratica degli accordi separati.
Il Comitato centrale della Fiom-Cgil impegna tutte le proprie strutture a uno sforzo straordinario per realizzare tramite accordi aziendali e territoriali la conferma dell'applicazione del Ccnl del 2008, del resto già stipulati nelle aziende in numerosi territori, per migliaia di metalmeccanici.

Vertenza Fiat
Il Comitato centrale Fiom-Cgil conferma le decisioni, i giudizi e gli orientamenti già espressi sulla gravità delle scelte e delle azioni che la Fiat sta perseguendo nel settore dell'auto nel nostro Paese.
Il Comitato centrale Fiom-Cgil condivide la scelta compiuta dalla Segreteria nazionale di presentare presso il Tribunale di Torino un ricorso contro la Fiat, affinché sia accertata la violazione delle norme legislative in materia di trasferimento di impresa e del carattere antisindacale della Newco costituita a Pomigliano.
Il Comitato centrale Fiom-Cgil ribadisce la contrarietà alla chiusura dello stabilimento di Termini Imerese. A Tal fine anche la Fiat in un ottica di responsabilità sociale deve fornire soluzioni industriali capaci di garantire
continuità produttiva e difesa dei livelli occupazionali.
Il Governo e le Istituzioni coinvolte devono immediatamente convocare un tavolo per verificare le concrete fattibilità dei progetti presentati.
Il Comitato centrale Fiom-Cgil, in tale contesto, condivide le scelte compiute in questa fase negli stabilimenti Fiat, da Melfi alla ex Bertone, in particolare nel caso di quest'ultima, le scelte compiute e condivise hanno permesso di sventare il doppio ricatto della Fiat, di evitare il licenziamento di quei 1.000 lavoratori, di svuotare di significato un finto referendum che non permette un libero pronunciamento delle lavoratrici e dei lavoratori, mantenendo aperta la vertenza generale di tutta la Fiom nei confronti della Fiat: la Fiom non firma e contrasterà
tale accordo separato.
Del resto la vera novità dell'azione Fiat sta nel tentare di applicare stabilimento per stabilimento un accordo aziendale separato, senza la firma della Fiom, sostitutivo del Ccnl, in cui non esistono più le Rsu e si limita il diritto di sciopero.
Per queste ragioni il Comitato centrale della Fiom-Cgil condivide la decisione del Coordinamento Fiat di proseguire la vertenza Fiat a partire dagli stabilimenti meno colpiti dalla Cig, rivendicando e anticipando il confronto sulle scelte di politica industriale e di investimento.
E' inoltre necessario che la risposta all'attacco alle libertà e alle agibilità sindacali avviato dalla Fiat nei confronti delle delegate e dei delegati della Fiom diventi un'iniziativa di carattere generale, anche attraverso forme di sostegno di tutta la categoria.
Il contrasto alla strategia della Fiat e la riconquista di un vero e unitario Ccnl sono per la Fiom parti di un'unica azione contrattuale che richiede una forte unità di azione e solidarietà interna ad ogni livello e in questo spirito il Comitato centrale della Fiom assume la relazione e le conclusioni".

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