Delegati Ferrari (Modena) - Comunicato su Ex Bertone
In merito alla vicenda della ex Bertone, noi, delegati FIOM della Ferrari Auto, intendiamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori sottoposti ad un ricatto inaccettabile ma vorremmo esprimere anche la nostra contrarietà rispetto alla strategia tenuta dai delegati sindacali FIOM Bertone. (...)
Nonostante si stia svolgendo, a livello nazionale, una lotta contro la messa in discussione dei diritti fondamentali, nonché indisponibili, sanciti dallo Statuto dei Diritti dei Lavoratori e dalla Costituzione, in tutti gli stabilimenti FIAT, i delegati sindacali FIOM Bertone, invece della lotta, hanno scelto di sottoscrivere il ricatto posto da Marchionne. Consapevoli di essere andati oltre, dopo, si sono dimessi.
Crediamo che la posizione espressa da questi delegati, doveva essere la stessa
tenuta dai rappresentanti dei lavoratori delle altre aziende del gruppo FIAT che, pur subendo il medesimo ricatto (vedi stabilimenti Pomigliano e Mirafiori), non hanno dato indicazione di voto favorevole ai lavoratori.
Alla luce dei fatti accaduti alla ex Bertone, riteniamo che bene abbiano fatto
alcuni compagni della Segreteria Nazionale e del Comitato Centrale a chiedere con urgenza un chiarimento sulla posizione della Fiom, senza nascondere le perplessità e la preoccupazione per quello che è accaduto nello stabilimento di Grugliasco e per le ricadute che potrebbero verificarsi tra i lavoratori del gruppo Fiat.
Non ci può essere alcun beneficio per i lavoratori, se ci piegassimo al ricatto di Marchionne, poiché, in questo modo metteremmo in discussione il sindacato e permetteremmo lo smantellamento dei diritti minimi conquistati in decenni di lotte.
La strategia da mettere in campo contro l'offensiva della Fiat non può basarsi solo su ricorsi in tribunale (che comunque riteniamo dovrebbero continuare), ma sulla rivendicazione senza ripensamenti di un piano industriale complessivo, per evitare di porre in competizione i lavoratori dei vari stabilimenti produttivi; una strategia, che, se dovesse confermare la mancanza di missioni produttive, anche per un solo stabilimento presente sul territorio nazionale, deve portare alla nazionalizzazione di quegli stabilimenti.
Precisiamo che come delegati FIOM Ferrari Auto, non firmeremo alcun accordo che preveda la messa in discussione dei diritti indisponibili dei lavoratori.
I Delegati della Fiom-Ferrari: Daniele Manzini, Sauro Palazzi, Paolo Ventrella, Matteo Parlati, Elvis Fischetti, Michele Adorni, Maurizio Grillenzoni
Nessun commento:
Posta un commento