Ecco gli assassini dei bambini palestinesi |
In questi giorni, ore, i giornali vomitano pagine su pagine su quello che avviene in Palestina come se tutto fosse cominciato con l'attacco di sabato 7 ottobre (finalmente!) di settori della resistenza palestinese nel cuore di Israele, per riprendersi la loro terra, per mettere fine a un regime di prigione a cielo aperto sul loro territorio, per riprendersi una parte, o perlomeno, per dire a tutti coloro che l'hanno occupato, non ci sarà tregua finché non ci riprenderemo le nostre terre, il nostro diritto alla vita.
Sembra che tutto sia cominciato con l'attacco di Hamas e non con 75 anni di occupazione israeliana, 75 anni di vessazioni senza fine, in cui sono morte centinaia di migliaia di palestinesi direttamente per mano di Israele e dell'imperialismo, altre volte per effetto delle condizioni di vita invivibili che lo Stato di Israele ha creato per tutti i palestinesi, un popolo con 5 milioni di profughi che aspira a tornare sulla propria terra e che non vive neanche attualmente né a Gaza né in Cisgiordania, e chi vive a Gaza e Cisgiordania si misura quotidianamente con uno Stato che ha un solo paragone: gli Stati nazisti. U o Stato in cui i palestinesi sono considerati “bestie”. Uno dei rappresentanti del governo israeliano ha detto che i palestinesi sono “animali in veste umana”. Questo è il governo di Netanyahu, sono i suoi ministri che lo dicono, oltre che far parte della cultura storica, di un'ideologia reazionaria che si chiama sionismo, che somiglia in forme religiose in molti aspetti al nazismo, all'idea delle razze, dei popoli eletti, della religione che viene trasformata in legge di Stato, in ideologia di Stato, per cui se non sei ebreo, non sei cittadino. In nessuno dei regimi musulmani - che sicuramente sono reazionari e li combattiamo - esiste una Costituzione che dice che chi non è musulmano non è cittadino.
Quindi lo Stato d'Israele è il peggiore Stato al mondo, oltre che essere il più armato, dotato di nucleare e usato come gendarme dall'imperialismo, principalmente USA, contro tutte le masse, non solo palestinesi, ma di tutto il mondo arabo, il mondo musulmano, in cui l'imperialismo rapina, con la complicità delle classi dominanti, petrolio, risorse energetiche, e fa di quell'area un'area permanente di guerra, oppressione, in cui alla ricchezza strepitosa dei monarchi sauditi corrisponde la povertà estrema, la vita in prigioni a cielo aperto, come per i palestinesi.
La stampa ha riempito i suoi giornali della cosiddetta “strage dei bambini”. Si sono sprecati titoli, tutti i giornali, i direttori di questi giornali, Molinari della Repubblica, Sallusti del Giornale, il direttore del Corriere della Sera, di buona parte della stampa, hanno pubblicato delle menzogne, falsità le hanno messe, spiaccicate in prima pagina proprio per cercare di giustificare quella strage dei bambini che
Israele si appresta a fare se entrerà nella Striscia di Gaza, dove, in nome della caccia ad Hamas, metterà ferro e fuoco le case, le distruggerà, ucciderà famiglie, di cui tante donne e bambini.Giustamente si è messa in luce che la maggioranza della popolazione in Palestina è fatta di giovani, di adolescenti e di bambini. Quindi dire “guerra alla Striscia di Gaza” significa dire guerra a ragazzi e bambini, per ucciderli, massacrarli, rinchiuderli nelle prigioni, vessarli e per costringerli ad essere in questa prigione a cielo aperto, con la considerazione che in questa prigione ci sono “bestie”, “animali”. La grande stampa ha pubblicato questa menzogna.
Ebbene, quasi contemporaneamente i blog nostri hanno pubblicato che l'esercito israeliano - cioè non proletari comunisti, non i palestinesi - non ha affatto certezza di questa "strage di bambini!
E' necessario controinformare su ciò che avviene realmente in Palestina e di dove stanno la ragione e i torti, non farsi contaminare dall’oscena campagna di menzogne e di disinformazione della grande stampa e della televisione.
Come funziona questa grande stampa meriterebbe un discorso a sé. Le agenzie di stampa, tutte controllate fondamentalmente dalle grandi multinazionali della stampa e in combutta stretta, come più volte avvenuto e dimostrato, con le agenzie della CIA, del Mossad e così via, pubblicano e mandano quotidianamente veline che i giornalisti cosiddetti "indipendenti", cosiddetti "democratici", cosiddetti "onesti", trasformano in notizia. Ebbene, queste delle grandi menzogne è sempre stata una caratteristica della grande stampa borghese imperialista.
Operai, lavoratori, donne, sappiamo tutti che leggere che dei bambini vengono uccisi ci crea una forte indignazione e rabbia, come ce lo crea ogni attacco che colpisce i civili in qualsiasi paese, qualunque sia la loro religione, razza e perfino condizione sociale. Però nessuno può far finta di non capire quello che realmente sta succedendo in Palestina e ciò che è successo in questi 75 anni. A nessuno è permesso di dire “non so” o di non guardare, non cercare di capire le cose. Una canzone di De André dice: “anche se vi credete assolti, siete tutti coinvolti” e in questo caso siete coinvolti voi, anche quelli che ci ascoltate, sia chiaro.
E’ giusto che il popolo palestinese si ribelli, è giusto che si esprima la solidarietà al popolo palestinese in tutto il mondo - solidarietà che è nettamente maggioritaria nel mondo rispetto alle campagne di intossicazione e di sostegno allo Stato d’Israele -, ed è giusto che questo popolo si ribelli e si ribellino tutti coloro che lo sostengono in ogni paese. E' giusto colpire gli obiettivi della disinformazione e del sostegno politico/militare/economico/culturale allo Stato di Israele in tutte le parti del mondo, perché questo Stato rappresenta, in tutte le parti del mondo, la voce dell'imperialismo guerrafondaio, razzista e, soprattutto, ha il sopruso sui popoli come legge, come Stato e come ideologia.
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