Mercoledì 11 ottobre si è tenuta a piazza Foroni, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, un presidio in sostegno alla resistenza palestinese e contro gli attacchi alla Striscia di Gaza. Il presidio è stato fatto in uno dei quartieri con più presenza di immigrati, soprattutto arabofoni, e questo è stato un elemento importante del presidio che poi si è sviluppato in corteo.
All'inizio c'erano poco più di 200 persone in presidio, con uno striscione che sosteneva la controffensiva all'occupante israeliano con scritto “la Palestina vive contro la controffensiva d'Israele”. Via via il presidio si è riempito e quindi ci si è potuti muovere in corteo. Un corteo che è girato andando sì verso il centro, ma continuando a girare nella zone e nei quartieri nord di Torino con più presenza di immigrati. Questo ha fatto sì che via via cambiasse in maniera netta la composizione del corteo che si è andato sempre più ingrandendo, è cambiata anche la componente anagrafica, è diventato un corteo estremamente più giovane, con i tanti che si sono aggregati durante il percorso, riempiendosi di immigrati delle seconde generazioni e di abitanti più in generale di questi quartieri. E questo è stato
chiaramente uno degli elementi più vistosi e più importanti.Tra gli slogan, oltre quelli a sostegno della controffensiva contro l'occupazione israeliana, tanti anche contro il ruolo del governo italiano nel suo sostenere Israele. E chiaramente molti, come “Israele via, via-Palestina, terra mia”, in sostegno alla popolazione di Gaza.
E' un corteo che ha lanciato il grosso corteo che ci sarà sabato 14, sempre a partire dal quartiere Barriera di Milano, al quale hanno aderito in tantissimi, anche l'Unione delle Moschee di Torino ha dato la propria adesione.
Ci sono stati altre azioni, uno striscione con la bandiera enorme della Palestina è stato calato dal campus Einaudi, una delle sedi dell'Università di Torino, con scritto “la Palestina vive/la resistenza vive”. Molte di queste iniziative sono state anche rilanciate o direttamente organizzate dal gruppo Progetto Palestina. che si è ritrovato, guarda caso, la pagina Facebook bloccata in questi giorni. Quindi un ulteriore meccanismo repressivo per impedire la mobilitazione e il sostegno alla Palestina.
In città c'è stato anche molto dibattito sull'esclusione della presentazione del libro di Patrick Zaki che si doveva tenere il 17 ottobre al Sermig, all'interno del quadro del Salone del Libro di Torino, perchè "colpevole" delle sue dichiarazioni e delle sue prese di posizione contro l'occupazione di Israele. L’evento è stata annullato e sarà poi spostato in un posto estremamente più decentrato rispetto a quello previsto.
Ieri, infine, come se non bastasse, c'è stato anche un ridicolo presidio, una fiaccolata in sostegno di Israele, dove si sono ritrovati appunto in pochissimi, da pezzi della comunità ebraica al PD insieme a Fratelli d'Italia, ai radicali insieme a Italia viva, Azione, insieme a +Europa. Questi soggetti hanno messo in piedi questa sorta di fiaccolata, assolutamente poco partecipata ma mediaticamente molto coperta dalla stampa locale in sostegno a Israele.
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