sabato 4 luglio 2020

pc 4 luglio - ITALIA/EGITTO: GLI AFFARI SOPRA TUTTO

Nonostante il "cazzotto all'Italia", come l'ha chiamato il Pres. della Camera Fico, e calpestando ogni decenza umana per la morte di Giulio Regeni, il governo procederà nella vendita delle fregate all’Egitto. Lo scorso anno aveva già venduto armi all’Egitto per un valore di oltre ottocento milioni di euro.
Anche questa volta gli affari vengono sopra tutto. Chi ancora se ne meraviglia non ha capito cosa significa un paese imperialista. 
Ma nello stesso tempo questo non deve significare tacere o non fare di tutto per opporsi a questo. In questo siamo come sempre al fianco della famiglia di Giulio Regeni nella sua indomabile battaglia. 
Giustamente Alex Zanotelli su Il Manifesto di oggi denuncia che è l'Eni a fare la nostra politica estera".
"La vendita delle due fregate all’Egitto, accompagnate da forniture belliche future per dieci miliardi, sposta l’asse dell’Italia nel Mediterraneo verso l’Egitto, dove l’Eni ha il mega-giacimento di gas di Zhor...
Al-Sisi vuole subito le fregate Fremm per contenere nel Mediterraneo la Turchia, alla quale pure noi vendiamo armi. È il vergognoso teatro di questa politica italiana il cui unico scopo è il business: vendere armi a tutti... Siamo proprio noi a vendere armi sia alla Turchia, che le dà poi all’uomo forte di Tripoli, El-Serraj ,che all’Egitto che le dà al generale Haftar in guerra contro Tripoli. E per di più attrezziamo e armiamo la Guardia costiera libica... La denuncia di Oxfam è dura: «Dall’Italia 3 milioni in più alla Guardia costiera libica rispetto al 2019 per uno stanziamento complessivo di 58 milioni per il 2020 e di 213 milioni in tre anni, nonostante le indicibili violazioni dei diritti umani inflitti a migliaia di disperati».
Per tutto questo, l’Italia sarà portata davanti ai tribunali internazionali per crimini contro l’umanità. La politica estera del governo italiano è ormai fatta dai mercanti di armi e dall’Eni...".

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