In questo senso, ritornare al centro della questione Ilva, non come questione Taranto ma come questione dell'acciaio, della crisi mondiale, della sovrapproduzione, del sistema mondiale che caratterizza la siderurgia come tutti gli altri comparti industriali, è lo sforzo difficile che stiamo facendo a Taranto, ma che facciamo anche a livello internazionale.
Anche perché a un impero mondiale si risponde con la lotta internazionale. Senza la lotta internazionale della classe operaia in tutto il mondo e della classe operaia all'interno dei grandi complessi industriali, normalmente i sindacati si muovono come gattini ciechi, partecipano alle guerre commerciali, alle contese tra i grandi poli industriali e si schierano con un padrone anziché con un altro.
E questa è purtroppo una caratteristica storica del movimento operaio, soprattutto occidentale, e non a caso soprattutto nelle fasi di crisi e di guerre è passato armi e bagagli, nelle sue espressioni ufficiali, nel campo della borghesia, nel campo dei padroni.....
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