GENOVA RICORDA UNA SUA GLORIOSA GIORNATA ANTIFASCISTA
Nel corso della manifestazione altre vie sono state rinominate con la stessa tecnica, da “piazza Vittime dello Stato” a “via Toti e Bucci da Genova, subito” a via Vittime dei tagli alla sanità”. Via XX Settembre invece si è trasformata in “via Martina Rossi“, la ragazza di 20 anni morta a Maiorca i cui presunti violentatori sono stati assolti in secondo grado. In corteo come ogni anno c’era il papà Bruno, storico militante antifascista, attivista del Collettivo autonomo lavoratori portuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.ortuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.
Rinominato con un grande striscione anche l’Inps, diventato ‘istituto nazionale di povertà sociale’. Via Cadorna proprio di fronte all’istituto di previdenza è stata invece dedicata a Lorenzo Orso Orsetti, ucciso in Siria mentre combatteva contro l’Isis.Il corteo si è svolto senza momenti di tensione. Sotto il ponte monumentale uno striscione ha saluto lo storico militante Arcadio Nacini scomparso sabato: “Ciao Arcadio, sempre no alla Gronda”. E accanto un altro dedicato ai partigiano e un altro accanto alle lapidi dei partigiano: “Eroi della Resistenza, Genova antifascista è degna di voi”.Sopra il ponte un grande striscione chiede l’amnistia per i reati sociali con particolare riferimento ai 60 antifascisti che rischiano il processo per gli scontri di piazza Corvetto del 23 maggio 2019, nell’ambito del corteo organizzato per impedire il comizio del partito di estrema destra Casapound
Da un' altra corrispondenza
.... fa bella mostra di sé, ad esempio, lo striscione “Savona Antifascista”, mentre le uniche bandiere autorizzate sono quelle degli organizzatori.
A questo proposito, la Redazione concorda con quanto espresso dai compagni di Proletari Comunisti nel loro comunicato: « proletari comunisti non condivide la scelta di questo corteo di marciare senza bandiere di partito o sindacati».
Così come con la motivazione: «ci sono i partiti parlamentari falsi antifascisti e le forze rivoluzionarie e comuniste le cui bandiere devono sventolare eccome, lo stesso vale per le organizzazioni sindacali classiste e combattive».
...all’interno del corteo, inoltre, si trovano esponenti anarchici alessandrini che sfilano dietro lo striscione – caratterizzato dal simbolo della A cerchiata – “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà. Pace tra gli oppressi, guerra agli oppressor”.
Al microfono si tengono molti comizi volanti, tra cui quello di un ex combattente della Resistenza.
Egli ricorda la guerra partigiana, ed esorta a continuare la lotta contro razzismo, fascismo, e repressione, che si devono combattere insieme perché vanno considerate tutte facce della stessa medaglia.
penna tagliente - Bosio (Al), 1° luglio 2020
Al centro di piazza Alimonda è stato aperto uno striscione con scritto ‘chiudere i covi fascisti’ mentre la targa piazza Alimonda è stata coperta con un foglio e rinominata piazza Carlo Giuliani.
Nel corso della manifestazione altre vie sono state rinominate con la stessa tecnica, da “piazza Vittime dello Stato” a “via Toti e Bucci da Genova, subito” a via Vittime dei tagli alla sanità”. Via XX Settembre invece si è trasformata in “via Martina Rossi“, la ragazza di 20 anni morta a Maiorca i cui presunti violentatori sono stati assolti in secondo grado. In corteo come ogni anno c’era il papà Bruno, storico militante antifascista, attivista del Collettivo autonomo lavoratori portuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.ortuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.
Al centro di piazza Alimonda è stato aperto uno striscione con scritto ‘chiudere i covi fascisti’ mentre la targa piazza Alimonda è stata coperta con un foglio e rinominata piazza Carlo Giuliani.Nel corso della manifestazione altre vie sono state rinominate con la stessa tecnica, da “piazza Vittime dello Stato” a “via Toti e Bucci da Genova, subito” a via Vittime dei tagli alla sanità”. Via XX Settembre invece si è trasformata in “via Martina Rossi“, la ragazza di 20 anni morta a Maiorca i cui presunti violentatori sono stati assolti in secondo grado. In corteo come ogni anno c’era il papà Bruno, storico militante antifascista, attivista del Collettivo autonomo lavoratori portuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.ortuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.
Nel corso della manifestazione altre vie sono state rinominate con la stessa tecnica, da “piazza Vittime dello Stato” a “via Toti e Bucci da Genova, subito” a via Vittime dei tagli alla sanità”. Via XX Settembre invece si è trasformata in “via Martina Rossi“, la ragazza di 20 anni morta a Maiorca i cui presunti violentatori sono stati assolti in secondo grado. In corteo come ogni anno c’era il papà Bruno, storico militante antifascista, attivista del Collettivo autonomo lavoratori portuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.ortuali, non poteva mancare all’appuntamento neppure in un momento così doloroso.
Rinominato con un grande striscione anche l’Inps, diventato ‘istituto nazionale di povertà sociale’. Via Cadorna proprio di fronte all’istituto di previdenza è stata invece dedicata a Lorenzo Orso Orsetti, ucciso in Siria mentre combatteva contro l’Isis.Il corteo si è svolto senza momenti di tensione. Sotto il ponte monumentale uno striscione ha saluto lo storico militante Arcadio Nacini scomparso sabato: “Ciao Arcadio, sempre no alla Gronda”. E accanto un altro dedicato ai partigiano e un altro accanto alle lapidi dei partigiano: “Eroi della Resistenza, Genova antifascista è degna di voi”.Sopra il ponte un grande striscione chiede l’amnistia per i reati sociali con particolare riferimento ai 60 antifascisti che rischiano il processo per gli scontri di piazza Corvetto del 23 maggio 2019, nell’ambito del corteo organizzato per impedire il comizio del partito di estrema destra Casapound
Da un' altra corrispondenza
.... fa bella mostra di sé, ad esempio, lo striscione “Savona Antifascista”, mentre le uniche bandiere autorizzate sono quelle degli organizzatori.
A questo proposito, la Redazione concorda con quanto espresso dai compagni di Proletari Comunisti nel loro comunicato: « proletari comunisti non condivide la scelta di questo corteo di marciare senza bandiere di partito o sindacati».
Così come con la motivazione: «ci sono i partiti parlamentari falsi antifascisti e le forze rivoluzionarie e comuniste le cui bandiere devono sventolare eccome, lo stesso vale per le organizzazioni sindacali classiste e combattive».
...all’interno del corteo, inoltre, si trovano esponenti anarchici alessandrini che sfilano dietro lo striscione – caratterizzato dal simbolo della A cerchiata – “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà. Pace tra gli oppressi, guerra agli oppressor”.
Al microfono si tengono molti comizi volanti, tra cui quello di un ex combattente della Resistenza.
Egli ricorda la guerra partigiana, ed esorta a continuare la lotta contro razzismo, fascismo, e repressione, che si devono combattere insieme perché vanno considerate tutte facce della stessa medaglia.
penna tagliente - Bosio (Al), 1° luglio 2020
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