È partito da una stazione, è arrivato a nasconderle
tutte. Fischi e insulti di cittadini arrabbiati a Polignano, striscioni a
Porto San Elpidio, grida e dileggi a Reggio Calabria. Ogni tappa, una
croce per il tour in treno di Matteo Renzi, partito il 17 ottobre per
toccare in otto settimane le 107 province italiane. “Destinazione
Italia” doveva essere un vero “percorso di ascolto e confronto”. Per
evitare che ogni fermata del convoglio si trasformi in uno spot
anti-Renzi hanno dunque deciso di cancellare, di fatto, ogni indicazione
sulla programmazione. Neppure l’organizzazione del Partito sa dove il convoglio fermerà.
Destinazione Italia, stazione che vai protesta che trovi: il tour di Renzi in treno tra cori, fischi e contestazioni Renzi, tour diventa fuga dai contestatori
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