È dall’inizio della campagna elettorale che Cuffaro, come
aveva fatto alle comunali di Palermo, indica i suoi uomini pronti per le
istituzioni! E rimprovera ogni volta tutti quelli che pretendono che almeno non
parli esplicitamente di “sostegni” elettorali soprattutto di questi tempi
quando i pretendenti alle poltrone parlano di “liste pulite”.
Leggiamo oggi in un quotidiano che questa volta Cuffaro è
infastidito dalla candidatura di Musumeci, che lo ha definito “il peggiore
nemico”. “L’ex presidente – dice il giornale di Sicilia di oggi - finito in cella per
favoreggiamento alla mafia ha risposto a tono: ‘Sono molto diverso da Musumeci
per storia politica, culturale e personale. Ma auguro a Musumeci di fare almeno
un terzo delle cose buone che ho fatto io da presidente della regione’”.
Per “cose buone” Cuffaro probabilmente intende quelle che lo
hanno portato in galera per cinque anni (la pena era di sette, ma se ne è
risparmiato due per “buona condotta”!).
La lite tra i due, continua il quotidiano, dura dall’estate
scorsa “quando Cuffaro provò a bloccare la
corsa di Musumeci verso la presidenza spingendo la coalizione verso Roberto Lagalla. Da lì in poi sono state scintille. Già il 15 settembre Cuffaro suggerì pubblicamente ai suoi ex elettori di praticare il voto disgiunto: ‘Se potessi votare – disse – punterei su Vittorio Sgarbi presidente e sulla lista del Cantiere Popolare”.
corsa di Musumeci verso la presidenza spingendo la coalizione verso Roberto Lagalla. Da lì in poi sono state scintille. Già il 15 settembre Cuffaro suggerì pubblicamente ai suoi ex elettori di praticare il voto disgiunto: ‘Se potessi votare – disse – punterei su Vittorio Sgarbi presidente e sulla lista del Cantiere Popolare”.
E già qui si può ammirare la carrellata di bei personaggi
che potrebbero occupare gli scranni del parlamento regionale!
Cuffaro ama essere chiaro, nelle sue cose, così come chiaro
è che nessuno di quei pochi che andranno a votare potrà dire “non lo sapevo”!
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