mercoledì 25 ottobre 2017

pc 25 ottobre - Verso lo sciopero generale del 27 ottobre, Policlinico di Palermo

SCIOPERO GENEREALE NAZIONALE 27 OTTOBRE 2017
di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata
proclamato dai sindacati di base CUB,SGB,SI COBAS,USI, SLAI COBAS

A PALERMO PIAZZA MASSIMO ORE 9.00


CONTRO LE POLITICHE FASCISTE, DELLA MACELLERIA SOCIALE DEL GOVERNO RENZI/GENTILONI CHE, COSI’ COME I GOVERNI E I PADRONI EUROPEI E MONDIALI, PERSISTE NEL FARE PAGARE AI LAVORATORI E ALLE MASSE POPOLARI LA CRISI DEL
SISTEMA, MENTRE PADRONI, BANCHE, AMMINISTRATORI E PARLAMENTARI DI OGNI COLORE POLITICO CONTINUANO A RUBARE E AD ARRICCHIRSI IMPUNEMENTE SULLA PELLE DEL POPOLO!

Purtroppo abbiamo assistito, soprattutto in questi ultimi anni, come i massicci e pesanti attacchi sferrati da stato e governo ai lavoratori e alle masse popolari, in nome della crisi e della salvaguardia degli interessi di padroni e banche, abbiano colpito pesantemente anche la sanità pubblica e i dipendenti del comparto.

A causa di ciò, pure al Policlinico di Palermo i diritti di malati e lavoratori vengono sistematicamente massacrati e subordinati sempre più  al risparmio e ai profitti dell’azienda, peggiorando ulteriormente la già infima qualità dell’assistenza e le condizioni di lavoro ed economiche del personale, scippato sistematicamente anche degli stessi diritti contrattuali  (indennità di amministrazione, indennità di ateneo, PEO, PEV, equiparazione OSS,salute e sicurezza sul lavoro ecc.), grazie alla complicità di sindacati confederali ed autonomi corrotti e collusi, che da anni barattano i diritti dei lavoratori con i propri interessi personali e familiari. A questo si aggiunge il supersfruttamento, a causa della grave carenza di personale.

In tutto questo, le lavoratrici sono quelle che subiscono maggiormente, a cominciare dalle addette all’assistenza (infermiere, O.S.S., OTA, ostetriche, operatrici tecniche), sempre più sfruttate e stressate. Stress che ha comportato l’insorgenza di serie patologie per buona parte di esse. Per non parlare delle discriminazioni, del bossing, dei ricatti e delle umiliazioni, ancor più verso le precarie.

È l’ora di dire veramente BASTA!

Basta al doppio attacco alle lavoratrici, alle discriminazioni, al bossing, ai ricatti, alle umiliazioni!
Basta allo sfruttamento e all’allungamento dell’età pensionabile, soprattutto per le donne!
Basta allo scippo dei diritti acquisiti, al blocco dei contratti del P.I. fermi da 8 anni!

Basta a stipendi da fame e a sfruttamento!

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