SCIOPERO
GENEREALE NAZIONALE 27 OTTOBRE 2017
di tutti i
settori pubblici e privati per l’intera giornata
proclamato
dai sindacati di base CUB,SGB,SI COBAS,USI, SLAI COBAS
A
PALERMO PIAZZA MASSIMO ORE 9.00
CONTRO LE
POLITICHE FASCISTE, DELLA MACELLERIA SOCIALE DEL GOVERNO RENZI/GENTILONI CHE,
COSI’ COME I GOVERNI E I PADRONI EUROPEI E MONDIALI, PERSISTE NEL FARE PAGARE
AI LAVORATORI E ALLE MASSE POPOLARI LA CRISI DEL
SISTEMA, MENTRE PADRONI, BANCHE, AMMINISTRATORI E PARLAMENTARI DI OGNI COLORE POLITICO CONTINUANO A RUBARE E AD ARRICCHIRSI IMPUNEMENTE SULLA PELLE DEL POPOLO!
SISTEMA, MENTRE PADRONI, BANCHE, AMMINISTRATORI E PARLAMENTARI DI OGNI COLORE POLITICO CONTINUANO A RUBARE E AD ARRICCHIRSI IMPUNEMENTE SULLA PELLE DEL POPOLO!
Purtroppo abbiamo assistito, soprattutto in questi ultimi anni, come
i massicci e pesanti attacchi sferrati da stato e governo ai lavoratori e alle
masse popolari, in nome della crisi e della salvaguardia degli interessi di
padroni e banche, abbiano colpito pesantemente anche la sanità pubblica e i
dipendenti del comparto.
A causa di ciò, pure al Policlinico di
Palermo i diritti di malati e lavoratori vengono sistematicamente massacrati e subordinati
sempre più al risparmio e ai profitti
dell’azienda, peggiorando ulteriormente la già infima qualità dell’assistenza e
le condizioni di lavoro ed economiche del personale, scippato sistematicamente anche
degli stessi diritti contrattuali (indennità
di amministrazione, indennità di ateneo, PEO, PEV, equiparazione OSS,salute e sicurezza
sul lavoro ecc.), grazie
alla complicità di sindacati confederali ed autonomi corrotti e collusi, che da
anni barattano i diritti dei lavoratori con i propri interessi personali e
familiari. A questo si aggiunge il supersfruttamento, a causa della grave carenza di
personale.
In tutto questo, le lavoratrici sono quelle che subiscono
maggiormente, a cominciare dalle addette all’assistenza (infermiere, O.S.S., OTA,
ostetriche, operatrici tecniche), sempre più sfruttate e stressate. Stress che
ha comportato l’insorgenza di serie patologie per buona parte di esse. Per non
parlare delle discriminazioni, del bossing, dei ricatti e delle umiliazioni,
ancor più verso le precarie.
È
l’ora di dire veramente BASTA!
Basta al doppio attacco alle lavoratrici,
alle discriminazioni, al bossing, ai ricatti, alle umiliazioni!
Basta allo sfruttamento e
all’allungamento dell’età pensionabile, soprattutto per le donne!
Basta allo scippo dei diritti acquisiti,
al blocco dei contratti del P.I. fermi da 8 anni!
Basta a stipendi da fame e a
sfruttamento!
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