lunedì 23 ottobre 2017

pc 23 ottobre - Il referendum reazionario porta a casa un risultato parziale - necessaria riflessione e lotta

    La collaborazione di Pd e Cinque Stelle abbastanza decisiva e significativa


L’affluenza in Veneto è stata decisamente importante (57,2%) e dà la misura della devastazione politica di una grande regione ...In Lombardia è stata o più bassa – meno del 40%, 
La miseria reazionaria del “progetto” leghista era  evidente, ma il presidente regionale Luca Zaia ha voluto precisarla solo ad urne chiuse: “Noi chiediamo tutte le 23 materie (“contendibili” ai sensi della riforma costituzionale stolidamente voluta dal Pd quasi venti anni fa, ndr), e i nove decimi delle tasse”.
 I leghisti vogliono solo gestire un po’ più di fondi pubblici per gli interessi propri e di alcuni strati sociali di riferimento (le imprese, in sostanza), continuando a pretendere tutti i vantaggi che lo Stato unitario garantisce loro. 
....Metter mani su una quota delle tasse diventa perciò il modo più semplice di ridurre i costi e conformare il territorio intorno ai bisogni dell’impresa (infrastrutture, ecc). Alla popolazione fatta di lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, ecc, si promette la solita favola del “siamo tutti nella stessa barca”, da cui dovrebbe derivare maggior benessere se le cose andranno meglio per le imprese. Come nemici bastano “Roma ladrona” e i migranti, come se nel lombardo-veneto la corruzione e la presenza mafiosa fossero innocue macchie sulla pelle, invece che parti integranti della struttura di potere locale.... avallarla, facendola propria  PD e grillini  hanno così dimostrato, di essere perfettamente allineati su una linea profondamente reazionaria...

(brevi stralci da un articolo di contropiano)

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