- La collaborazione di Pd e Cinque Stelle abbastanza decisiva e significativa
L’affluenza
in Veneto è stata decisamente importante (57,2%) e dà la misura della
devastazione politica di una grande regione ...In Lombardia è stata o più bassa – meno
del 40%,
La
miseria reazionaria del “progetto” leghista era evidente, ma il
presidente regionale Luca Zaia ha voluto precisarla solo ad urne chiuse:
“Noi chiediamo tutte le 23 materie (“contendibili” ai sensi della
riforma costituzionale stolidamente voluta dal Pd quasi venti anni fa, ndr), e i nove decimi delle tasse”.
I leghisti vogliono solo
gestire un po’ più di fondi pubblici per gli interessi propri e di
alcuni strati sociali di riferimento (le imprese, in sostanza),
continuando a pretendere tutti i vantaggi che lo Stato unitario
garantisce loro.
....Metter mani su una quota delle tasse diventa perciò il modo più semplice
di ridurre i costi e conformare il territorio intorno ai bisogni
dell’impresa (infrastrutture, ecc). Alla popolazione fatta di lavoratori
dipendenti, pensionati, disoccupati, ecc, si promette la solita favola
del “siamo tutti nella stessa barca”, da cui dovrebbe derivare maggior
benessere se le cose andranno meglio per le imprese. Come nemici bastano “Roma ladrona” e i migranti, come se nel lombardo-veneto
la corruzione e la presenza mafiosa fossero innocue macchie sulla
pelle, invece che parti integranti della struttura di potere locale.... avallarla, facendola propria PD e grillini hanno così dimostrato, di essere
perfettamente allineati su una linea profondamente reazionaria...
(brevi stralci da un articolo di contropiano)
Nessun commento:
Posta un commento