La
lotta dei facchini della logistica
L'attacco
di padroni/governo/polizia/sgherri mafiosi non ferma la lotta in
corso dei facchini della logistica.
Per
i padroni e il loro Stato la risposta è sempre la stessa:
licenziamenti per rappresaglia, violenze poliziesche, arresti e
pestaggi fascio-mafiosi ai dirigenti e delegati dei sindacati di base
che organizzano gli operai su posizioni di classe, l’unica
alternativa al sistema di sfruttamento delle cooperative mantenuto in
piedi con la complicità dei sindacati confederali.
Senza
paura, con determinazione, la lotta va avanti e unisce sempre più i
lavoratori e rafforza legami con i lavoratori solidali e con il
movimento antagonista e studentesco.
Siamo per coordinare tutte le lotte degli operai della logistica
perchè una singola vertenza, per quanto combattiva e determinata,
non può mettere in crisi tutto il sistema schiavistico delle
cooperative nella grande distribuzione e strappare risultati
vantaggiosi per tutti i lavoratori.
Settarismo e autoreferenzialità
presenti in alcune realtà del sindacalismo di base non aiutano a
crescere e a sviluppare le potenzialità di questo settore che è
parte dell'intera classe operaia.
Bisogna
lavorare per l'unità, costruire il sindacato di classe perchè
questa forza operaia vinca sui padroni e dia dignità a tutti i
lavoratori.
Ma è importante costruire nel movimento di lotta della logistica il Partito della Rivoluzione, il Partito comunista di tipo nuovo, per rovesciare tutto il potere padronale e dello Stato e per il potere in mano agli operai.
Proletari comunisti-PCm italia lavora per questo.
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