domenica 6 novembre 2016

pc 6 novembre - L'ARMA DEL PARTITO COMUNISTA DI TIPO NUOVO - DALLO "SPECIALE REPRINT" DELLA RIVISTA MLM LA NUOVA BANDIERA

Pubblichiamo uno stralcio dall'ultimo numero della Rivista "La Nuova Bandiera", tratto dalla sezione su "Partito". La rivista si può ricevere scrivendo a: pcro.red@gmail.com.

"...Per fare una rivoluzione, come tutte le rivoluzioni hanno dimostrato e dimostrano tuttora, sono necessari un partito, un esercito, un fronte.
La cosa più importante è il partito perché solo esso può formare e dirigere un esercito e realizzare un fronte con un unica direzione e un unico obiettivo.
Per questo per fare la rivoluzione il primo compito è la costruzione di un partito rivoluzionario.
Un partito comunista, perché non c’è altro modo scientifico e completo per definire il programma finale dei proletari e degli sfruttati, perché si tratta di sostituire un sistema fondato sul lavoro sfruttato, sulle diseguaglianza, sulla divisione in classi, sull'oppressione di una minoranza, con una società fondata sul lavoro liberato, sull'uguaglianza, l’abolizione delle classi, la Libertà da ogni oppressione.
Un partito comunista però di tipo nuovo, dato che la lotta del proletariato per avanzare e realizzare questa prospettiva hanno conseguito vittorie: la Comune di Parigi, la Rivoluzione d' Ottobre, la Rivoluzione cinese, ma anche sconfitte, che hanno portato alla perdita del potere nei paesi socialisti,
in Russia e in Cina e ovunque questo sistema sociale si è cercato di realizzare.
Sconfitte pesanti, perché l”Unione Sovietica si è trasformata da uno Stato socialista in uno Stato capitalista e in una potenza socialimperialista che poi è crollata nella contesa imperialista con gli Stati Uniti e i paesi imperialisti occidentali. La stessa Cina è passata dai grandi successi della Cina maoista, dalla grande Rivoluzione Culturale Proletaria, all'affermazione della via capitalista di Ten Hsiao Ping, all'odierno Stato fondato sul capitalismo selvaggio e i nuovi disegni di potenza imperiale. In questi paesi si è passati dalla dittatura del proletariato al ritorno, tramite la “borghesia rossa”, alla nuova dittatura borghese.
Per questo è necessario un partito comunista che analizzi perché questo è avvenuto, capisca gli errori che sono stati commessi e i limiti che si sono avuti nella fase di transizione socialista...
Un partito comunista di tipo nuovo, perché la perdita del potere in Cina, in Russia è dipesa essenzialmente e principalmente - in condizioni certamente oggettive, difficili, complesse, e in una dimensione di scontro mondiale tra potenze imperialiste dominanti nel resto del mondo con leggi economiche capitalistiche vigenti in tutto il sistema mondiale e paesi socialisti - dal cambiamento della natura del partito comunista...

Per questo ci serve un partito comunista di tipo nuovo, in cui la guida e la linea del proletariato siano sempre al comando e i proletari e le masse abbiano sempre nelle loro mani l'organizzazione, la strategia e la tattica per lottare e vincere contro il potere borghese.

Serve un partito marxista-leninista-maoista.
Marxista, perché si basa sull’analisi scientifica di Marx che svela la vera natura economica, politica, ideologica del sistema e modo di produzione capitalista vigente e individua nel proletariato, produttore di tutta la ricchezza sociale, l'unica classe che può rovesciare il sistema capitalista e realizzare il programma di un sistema nuovo, il comunismo. L'analisi di Marx è attuale più che mai. Si basa o no questo sistema sul profitto e lo sfruttamento? Governi e partiti, al di là delle parole che dicono, difendono o no gli interessi economici della borghesia che sono opposti agli interessi dei proletari e delle masse popolari? Quanto sia attuale Marx, basta vedere la Legge Biagi, con cui si torna all'800 nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, alla moderna schiavitù!
Leninista, perche Lenin ha analizzato la fase dell’imperialismo, in cui un pugno di potenze domina il resto del mondo, analisi quanto mai attuale in un mondo della “guerra infinita” dei padroni americani e delle potenze occidentali. Leninista, perché Lenin ha definito che il partito comunista deve essere un reparto d'avanguardia organizzato della classe operaia, e non di politicanti e parlamentari. Perché Lenin ha definito che per vincere contro il potere dei padroni non basta la lotta economica ma è necessaria la lotta politica e la capacità della classe operaia di raccogliere politicamente intorno a se tutti gli strati sociali del popolo colpiti e danneggiati in diverse forme dagli interessi e dal potere della classe dominante. Perché Lenin ha elaborato i principi di strategia e di tattica, contro ogni forma di opportunismo ed estremismo, che permettono al proletariato di vincere la guerra di classe, analizzando le diverse situazioni politiche e le diverse forme di governo, per realizzare con l'utilizzo di tutti i metodi di lotta l'obiettivo di sfruttare le contraddizioni, indebolire il nemico e rovesciarlo. Perché Lenin ha stabilito che il partito deve essere costruito come macchina da combattimento capace di sfuggire e combattere le strutture repressive dello Stato e che deve essere guidato da rivoluzionari professionali che dedichino la loro vita alla causa della rivoluzione proletaria, fusi con gli operai e con le masse e capaci di essere uno Stato maggiore del proletariato, nella guerra contro lo stato maggiore della classe dominante, il cui centro e il governo.
Maoista, perché Mao ha indicato la necessità che il partito comunista, per mantenere la sua linea rossa e la sua direzione proletaria, per svilupparsi e vincere, deve fondarsi sulla lotta ideologica attiva e la lotta tra le due linee al suo interno; combattere ogni opportunismo, degenerazione, nella politica, nello stile di lavoro e di vita, che portano al cambio di natura del partito, da partito rivoluzionario del proletariato in partito revisionista. Perché Mao ha indicato la necessità della continuazione della rivoluzione nella fase della costruzione del socialismo, dato che nella società socialista si riformano e si ricostituiscono le classi sociali, che cercano di far intraprendere allo Stato e ai partiti la via capitalista invece della via socialista, e quindi è necessaria la continuazione della rivoluzione e una continua lotta per dare forza, vitalità agli organismi di potere del proletariato e alla mobilitazione della grandi masse per mantenere il potere proletario e svilupparlo, realizzare una vera socializzazione, una vera democrazia proletaria, lottando per la trasformazione delle idee della vecchia società in tutti gli ambiti della società, la scuola, la famiglia, ecc. Questa è stata l'esperienza della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Perché Mao ha sviluppato la scienza militare del proletariato con la teoria universale della guerra popolare, come guerra delle masse, in cui sono protagonisti i proletari e le masse popolari; una guerra popolare che è il contrario delle guerre reazionarie degli eserciti borghesi e non può confondersi, né ideologicamente né programmaticamente, con una linea e una politica da gruppi militaristi. Una via che nel nostro paese deve far tesoro della grande esperienza della Resistenza, la guerra partigiana, la liberazione finale dalle barbare truppe naziste e fasciste con l'insurrezione nelle città.
Senza quindi gli insegnamenti, applicati alla realtà odierna, di Marx, Lenin, Mao, e oggi in particolare senza i nuovi sviluppi alla teoria rivoluzionaria portati dal maoismo, non è possibile costruire un partito comunista di tipo nuovo nel nostro paese. Per questo diciamo che oggi è necessario costruire un partito comunista maoista.

Lo sviluppo del partito si realizza nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse, attraverso la formazione del gruppo dirigente, dei quadri, delle cellule, dei circoli e di ogni struttura di base necessaria, la direzione e organizzazione della lotta di massa, del sindacato di classe, del movimento delle donne, del movimento della gioventù, degli organismi di soccorso rosso proletario, dei comitati di solidarietà con i proletari e i popoli oppressi degli altri paesi e le loro organizzazioni nel mondo, ecc. Il partito del proletariato deve avere una base ideologica solida, applicare e sviluppare la teoria rivoluzionaria, adeguata alla realtà del nostro paese, una capacità di analisi politica della situazione nazionale e internazionale per dare indicazioni e parole d'ordini giuste e corrette, ottenere dei risultati che permettano alle masse di avanzare, avere una struttura organizzativa capace di agire in ogni condizione, resistere alla repressione, coniugare una fermezza strategica con una duttilità tattica.
Il Partito Comunista maoista che costruiamo in Italia è parte del movimento comunista internazionale... Fronteggiamo un sistema mondiale imperialista a cui dobbiamo opporre l'organizzazione internazionale del proletariato, perché per vincere realmente non basta rovesciare il proprio governo e il proprio Stato ma bisogna rovesciare tutti i governi e tutti gli stati imperialisti nel mondo, per poter realizzare il socialismo e marciare insieme verso il comunismo; oggi più che mai è una necessità a fronte dei programmi di guerra globale permanente dell’imperialismo dominante, quello Usa, che in contesa e unione con gli altri paesi e potenze imperialiste, Europa, Giappone, Russia, Cina, combatte i popoli oppressi e i proletari di tutto il mondo. E' necessario unire le due correnti della rivoluzione proletaria mondiale: la lotta di liberazione dei popoli oppressi dall'imperialismo e la lotta dei proletari dei paesi imperialisti, per opporre alla guerra globale dell'imperialismo a guida Usa, le guerre proletarie e dei popoli su scala mondiale".

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