CON NICOLETTA DOSIO ANCHE IL 25 NOVEMBRE A ROMA, NELLA MANIFESTAZIONE DELLE LAVORATRICI IN PIAZZA MONTECITORIO
Compagne, lavoratrici di Torino che saranno presenti porteranno una ricca
informazione sulla battaglia No Tav in corso, di cui Nicoletta è uno dei più preziosi fiori, e di cui
dobbiamo tutte sostenere la coraggiosa e giusta battaglia di sfida e resistenza alla repressione dello Stato borghese!
No Tav, convalidato l'arresto della pasionaria Dosio, evasa dai domiciliari
Il processo il 23 novembre. La professoressa in pensione conferma: non rispetterò gli obblighi dei giudici
È stato convalidato l'arresto di Nicoletta
Dosio, la pasionaria dei No Tav fermata due giorni fa davanti al
Tribunale di Torino dove partecipava a una manifestazione nonostante
fosse ai domiciliari. Il prossimo 23 novembre sarà processata per
evasione e i suoi avvocati, Emanuele D'Amico e Valentina Colletta, hanno
anticipato che chiederanno il processo con rito ordinario. Dosio,
professoressa in pensione di 70 anni, ha ribadito che continuerà a
rifiutare obblighi e imposizioni dei giudici.
Immediata la reazione del movimento contrario all'alta velocità. " In tribunale si è svolto un teatrino che verrà ricordato come segno inequivocabile di stanchezza, non da parte di Nicoletta e di chi sta al suo fianco, ma da parte della procura che davanti agli avvocato difensori riesce solo a proporre di spostare i domiciliari al luogo della sua evasione: l'Osteria La Credenza di Bussoleno"si legge su notav.info, voce ufficiosa del movimento che si oppone alla nuova ferrovia Torino-Lione,
"Il giudice, dopo parecchi minuti di imbarazzo, ha potuto soltanto invece ribadire la misura precedente, quindi gli arresti domiciliari in casa sua, in attesa del processo fissato per il 23 novembre - si legge ancora -. Un bel nulla di fatto e una udienza ridicola, per un tentativo di agevolare una situazione, quella dell'evasione, portandola a una dimensione meno impegnativa per la questura che arranca dietro a una ribellione di una forza dirompente..."
Immediata la reazione del movimento contrario all'alta velocità. " In tribunale si è svolto un teatrino che verrà ricordato come segno inequivocabile di stanchezza, non da parte di Nicoletta e di chi sta al suo fianco, ma da parte della procura che davanti agli avvocato difensori riesce solo a proporre di spostare i domiciliari al luogo della sua evasione: l'Osteria La Credenza di Bussoleno"si legge su notav.info, voce ufficiosa del movimento che si oppone alla nuova ferrovia Torino-Lione,
"Il giudice, dopo parecchi minuti di imbarazzo, ha potuto soltanto invece ribadire la misura precedente, quindi gli arresti domiciliari in casa sua, in attesa del processo fissato per il 23 novembre - si legge ancora -. Un bel nulla di fatto e una udienza ridicola, per un tentativo di agevolare una situazione, quella dell'evasione, portandola a una dimensione meno impegnativa per la questura che arranca dietro a una ribellione di una forza dirompente..."
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