venerdì 5 settembre 2014

pc 5 settembre - AL VERTICE NATO GLI USA PARLANO DI GUERRA - E IL GOVERNO RENZI CERCA DI ESSERE IL PRIMO DELLA CLASSE

In un paese blindatissimo contro le manifestazioni - "Per scongiurare qualsiasi episodio di violenza, le autorità del Regno Unite hanno messo in piedi una delle più vaste operazioni di sicurezza degli ultimi anni. Per pattugliare la zona sono stati chiamati 9.500 agenti di polizia. Partecipano inoltre le forze armate" - si sta svolgendo il Vertice Nato, per preparare tutte le nazioni dell'Alleanza Atlantica, alla guerra, sia sul fronte Ucraino, che sul fronte Iraq/Siria.

Il target è chiarito in maniera inequivocabile dalle parole del segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Rasmussen, che ha dichiarato:
Se Baghdad chiede aiuto siamo pronti”; "L' Alleanza dovrebbe mettere in piedi una presenza permanente nell'Europa dell'Est sostenuta da una forza di reazione rapida composta da forze speciali terrestri, aeree e marittime che potrebbero essere dispiegati ovunque nel mondo in tempi molto rapidi".
Questo rafforzamento della presenza, si unisce al richiamo di Obama ai paesi dell'Alleanza a mettere più soldi per gli armamenti e le missioni militari (con grande contentezza delle industrie delle guerra, che già si sfregano le mani per i superprofitti che faranno sulle distruzioni di interi paesi, sulla morte di migliaia di masse popolari).
E al richiamo imperioso degli Usa, Renzi, accompagnato dalle ministre Mogherini e Pinotti risponde subito SI.
Renzi: "Dobbiamo essere uniti nella condanna del comportamento della Russia e sono inaccettabili le violazioni del diritto internazionale". “La nostra reazione all'escalation militare della Russia deve essere ferma e rapida. Dobbiamo aumentare la pressione attraverso nuove sanzioni. Siamo pronti ad allargare lo scopo delle misure restrittive in settori come la finanza, la difesa, le tecnologie e i beni di doppio uso. L’Unione Europea sta lavorando in questa direzione”. E per dire una cosa tanto scontata quanto banale, Renzi ha aggiunto che la Nato deve "aiutare una soluzione politica".
Mentre sul fronte spese Nato, non c'è pericolo che i soldi, se non ci sono per i contratti degli statali, qui ci saranno e aumenteranno. 

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