Costate 3 volte di più dei soldi previsti per la ricostruzione antisismica delle case vere, le C.A.S.E. (Complessi antisismici eco-compatibili) e i M.A.P. (moduli abitativi provvisori), che di provvisorio hanno solo l'abitabilità, si sbriciolano anche in assenza di eventi sismici: pensili che si staccano, soffitti che cedono, pavimenti che si spaccano, tetti che “fanno acqua”, decine di "casette" sequestrate perché costruite male e pericolose, isolatori antisismici costruiti "in frode" alle specifiche che erano state indicate dal bando di gara per l'assegnazione dell'appalto, una commessa da 7 milioni di euro.
Crolla così definitivamente quel teatro di cartapesta costruito sulle macerie del terremoto dell'Aquila dalla macchina dei miracoli e del consenso di Guido Bertolaso. Ai terremotati restano le macerie di una non ricostruzione: il danno - la beffa - il danno della beffa e ancora tanti aquilani senza casa e senza lavoro.
Da il Centro
L’Aquila, ordinanza vieta di uscire sui balconi del Progetto case
Con un'ordinanza a firma del sindaco Massimo Cialente, il
Comune fa divieto d'accesso ai balconi degli edifici del Progetto Case
nelle piastre di Arischia, Cese di Preturo, Coppito 2, Collebrincioni e
Sassa Nsi (in basso l'elenco completo). Un documento che fa
riferimento esclusivo agli edifici realizzati dal raggruppamento
temporaneo d'impresa composto dalla e, visto che il raggruppamento
temporaneo d'impresa costituito dalla Iter Gestione e Appalti Spa,
capofila, dalla Sled Spa e dalla Vitale costruzioni Spa, che si è
aggiudicato parte della realizzazione delle new town.
Un'Ati, che ora non esiste più con le imprese in parte inglobate da
altre aziende e che ha curato la realizzazione dell'edificio in via Gian
Maria Volonté, dove è crollato il balcone. Dal sopralluogo sul posto è
emerso che le cause che hanno generato il crollo del balcone sono da
attribuirsi alle infiltrazioni d'acqua in corrispondenza
dell'attaccatura del balcone. I tecnici comunali hanno valutato che il
fenomeno delle infiltrazioni potrebbe ripetersi. Di qui il divieto.
Il sindaco ha emesso anche un’ordinanza per reperire trenta alloggi in
altre new town da assegnare alle famiglie in seguito ai controlli
saranno sgombrate. Lo rende noto l'assessore comunale al bilancio Lelio
De Santis che ha la competenza della gestione del patrimonio del
progetto case. De Santis è molto duro nel commentare il grave fatto. «Il
crollo conferma quello che in tanti avevano detto sul progetto Case:
costi pesanti, realizzazioni superficiali e fatte con i piedi, sicurezza
poco e nulla e affari per le imprese - attacca de Santis - Ora dobbiamo
mettere in sicurezza le persone perchè se continua a piovere, crollano
altri balconi. Per questo il sindaco ha emesso due ordinanze».
Poi, un messaggio al governo: «quanto accaduto fa capire al Governo che
ha costruito le case che la manutenzione straordinaria è una seria:
quest'anno non ci hanno dato nulla, noi abbiamo messo in bilancio un
milione, ma c'è bisogno di fondi straordinari. Poi dobbiamo accelerare
le procedure per il soggetto che deve gestire per una manutenzione seria
se no il patrimonio cadrà a pezzi». A proposito della creazione della
società pubblico privato che dovrà subentrare alla Manutencoop nella
manutenzione , de Santis ha sollecitato «l'advisor a presentare al più
presto un piano valido con la sostenibilità di costi».
BALCONE SEQUESTRATO. Il personale del comando
provinciale e della sezione di polizia Giudiziaria del Corpo Forestale
dell'Aquila ha sequestrato il balcone crollato. il primo atto
dell'inchiesta giudiziaria aperta sul caso e affidata al sostituto
procuratore della Repubblica Roberta D'Avolio. Il pm ha disposto il
sequestro del balcone e della porzione esterna della facciata
dell'edificio dove è avvenuto il crollo, per procedere agli accertamenti
tecnici e verificare le cause. Il resto del palazzo resta non
sequestrato e, quindi, abitabile, tranne ovviamente gli alloggi
coinvolti nel crollo. Il provvedimento è stato eseguito con l'aiuto
tecnico del comando provinciale dei vigili del fuoco, già intervenuto
per la messa in sicurezza dei luoghi. Nei prossimi giorni proseguiranno
le indagini per risalire ad eventuali responsabilità penali legate alla
realizzazione della struttura crollata e all' identificazione dei
soggetti coinvolti. Ieri il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, aveva
ipotizzato l'indagine giudiziaria annunciando che avrebbe portato le
carte alla procura della Repubblica che, comunque, da quanto si è
appreso si è mossa di propria iniziativa.
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